Pesaro

Pesaro, in giro alla ricerca del ristorante aperto: 6 ragazzi multati

È quanto accaduto la sera dell'evento #IoApro. Tutto chiuso, quattro persone erano senza mascherina e due sono state pizzicate dopo il coprifuoco

Il manichino all'esterno del ristorante La Macelleria

PESARO – Oltre al flop delle adesioni, anche la multa per sei ragazzi in giro per Pesaro a cercare un ristorante aperto. È quanto accaduto nella serata del 15 gennaio, quella dello slogan #Ioapro1501 lanciato dal ristoratore Umberto Carriera. Il suo ristorante a Mombaroccio è stato chiuso dalle forze dell’ordine per 5 giorni e tutti i clienti sono stati multati.

L’iniziativa non ha attecchito e nessun ristoratore a Pesaro ha aperto il locale, tanto che Confcommercio ha parlato di Flop Epocale. Eppure alcuni ragazzi hanno iniziato a vagare per il centro storico in cerca di un ristorante aperto dove mangiare. Ma i poliziotti li hanno intercettati. Quattro giovani erano senza mascherina, quindi sono stati sanzionati per 400 euro per l’inottemperanza dell’obbligo di indossarla in luoghi pubblici.

E altri due di loro sono stati pizzicati dopo le 22, oltre l’orario consentito. A uno di questi è stata avviata anche la contestazione per il possesso di 0.2 grammi di marijuana per uso personale.

In città anche dei ragazzi partiti da Cantiano come riferito dalla Dire. Niente servizio al tavolo. Lo sanno bene Federico, Filippo, Ettore e Isotta, tre ragazzi ed un adulto arrivati alla Macelleria, il ristorante di Umberto Carriera, intorno alle 20:20. Hanno bussato all’ingresso ma si sono sentiti rispondere ‘picche’ alla richiesta di mangiare al tavolo.

«Il ristorante è chiuso per i clienti, fanno solo asporto – spiegano -. Siamo venuti qui appositamente per mangiare perché pensavamo fosse aperto. Ma abbiamo fatto un giro tra lungomare e Baia Flaminia ed era tutto chiuso. E’ un peccato. La multa? Non ci interessava della multa, l’avremmo contestata il giorno dopo, non eravamo assolutamente preoccupati perché è da un anno che questa situazione si protrae. Così è troppo. Siamo fuori dai limiti della Costituzione e prima o poi la corda si spezza».

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