Pesaro

Pesaro, riapre la guardia medica. Mattioli (Pd): «Una battaglia vinta, ci hanno accusato di fare tenerezza»

Soddisfazione e frecciata della capogruppo Dem all'assessore Carloni. «Soddisfatti, ma l'ospedale resta privo del reparto di ginecologia»

Il sit davanti alla guardia medica di Pesaro organizzato dal Pd

PESARO – Riapre sette giorni su sette la Guardia Medica a Pesaro. 

Dopo una battaglia durata settimane a colpi di interrogazioni dei consiglieri regionali Andrea Biancani e Micaela Vitri che sollecitavano provvedimenti, polemiche, sit in da parte del Pd e degli attivisti Dem, richieste di aumentare i compensi, arriva la notizia della riapertura.

La capogruppo dem Anna Maria Mattioli ricorda il sit in con la segretaria provinciale Rosetta Fulvi, il segretario comunale Giampiero Bellucci in cui avevano presidiato la sede della Guardia medica di Pesaro e di altri comuni provinciali, per sollecitare la Regione e la Giunta Acquaroli a riattivare il servizio che era stato chiuso o fortemente ridotto, mettendo a grave rischio la salute e la cura dei cittadini.

«Una battaglia al momento vinta grazie alla determinazione del Partito Democratico che come sempre scende in piazza e ci mette la faccia – sottolinea Mattioli – A chi in Regione ci aveva accusato di “fare tenerezza” rispondiamo con fatti concreti e battaglie vinte».

Ma le battaglie continuano. «Ricordo che da due anni – sottolinea Mattioli – l’ospedale di Pesaro è privo di un reparto pediatrico ginecologico, nonostante le nostre continue mozioni e interrogazioni di ripristino dei reparti trasferiti al nosocomio fanese causa covid, è che al Pronto soccorso, in grave difficoltà per il sottorganico di personale, si registrano gravi disagi per le emergenze dei più fragili, e senza il servizio di Guardia medica la situazione aveva assunto spesso risvolti drammatici. Come se non bastasse, la Regione si sta accingendo a chiudere definitivamente l’azienda Marche Nord con le inevitabili problematiche connesse alla riorganizzazione di tutto il sistema sanitario regionale».

Mattioli chiude: «La raccolta firme per la petizione, in tutte le sedi PD della Provincia di Pesaro e Urbino ha raggiunto numeri altissimi a riprova della percezione della grave emergenza sanitaria in situazioni emergenziali».

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