PESARO – Quarto arresto per droga in sette giorni. La morsa non si allenta e ha effetti collaterali.
Al parco Miralfiore i tossicodipendenti vagano a caccia della dose. Ma i pusher non ci sono per via dei continui controlli dei carabinieri.
Il Parco è stato rastrellato dai carabinieri della compagnia di Pesaro, accompagnati dai militari del 6° Battaglione Carabinieri Toscana. E dai cani antidroga Kevin e Rotto.Ma il parco era stranamente deserto. I militari si sono imbattuti nei consumatori abituali che erano a caccia della dose. Una dipendenza che richiede cure e impegno sociale della comunità. I clienti si lamentavano che non c’erano spacciatori in giro. Già, perché i controlli di questi giorni hanno di fatto azzerato il parco come luogo di spaccio, almeno per queste ore.
È stato anche denunciato uno straniero in possesso di un coltellino.
Così i militari si sono spostati in zona stazione e hanno controllato lo stesso bar dove qualcuno aveva abbandonato un panetto di hashish da 100 grammi. E qui hanno visto un volto noto. Un tunisino di 21 anni già conosciuto perché ha rimediato ben 7 denunce per aver infranto il Daspo Urbano. Non poteva stare nella zona della stazione per via dei precedenti legati alla droga. Ma se ne era sempre infischiato, tanto da finire in carcere all’ennesima infrazione. Uscito dal penitenziario a gennaio, ha trovato un lavoro saltuario come aiuto cuoco. Ma venerdì pomeriggio il cane Kevin lo ha puntato e dalla tasca sono uscite 10 dosi di hashish contenute in un pacchetto di sigarette. Tagli per tutte le tasche, da 0,3 grammi per 5 euro, da 0,5 per 10 euro. Il giovane aveva con sé anche 710 euro.
Il ragazzo ha almeno altri due alias rispetto alla sua vera identità, non dichiarata ai carabinieri. La successiva perquisizione ha portato a scoprire due tessere sanitarie rubate, 2 poste pay e una carta Visa rubate. Di qui l’arresto per detenzione ai fini di spaccio, il non aver fornito le generalità e il furto di documenti e bancomat.
Ha dichiarato che i soldi erano suoi ed erano frutto di una vincita alle slot machine, che le dosi erano per uso personale. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma tre volte a settimana. Il legale ha chiesto i termini a difesa per dimostrare che i soldi erano di sua proprietà, fornendo le ultime buste paga.
Il sindaco Andrea Biancani plaude all’aumento dei controlli e degli arresti: «Ringrazio la Prefettura, la Questura e tutte le forze di Polizia della città per continuare, nonostante le norme esistenti, a portare avanti le azioni di controllo e contrasto della criminalità».
È il quarto arresto in pochi giorni. Qui puoi leggere i casi precedenti.