Pesaro

Pesaro, progetto pilota per la pulizia del verde a cura dei percettori del reddito di cittadinanza

Belloni: «Al via due progetti sperimentali per una Pesaro sempre più verde, pulita e di qualità». Primo step con 16 persone

Un tosaerba (Foto Pixabay)

PESARO – I percettori di reddito di cittadinanza, impegnati, per 12 mesi, a turni, saranno impiegati nella cura del verde e della città nelle zone più frequentate del territorio. È quanto previsto dai progetti “Valorizzazione verde urbano” e “Teniamo pulita la città” presentati dall’Amministrazione. 

«È un’iniziativa sperimentale, tra le prime in Italia, che lanciamo come Comune – spiega Enzo Belloni, assessore all’Operatività – e che andrà ad incentivare il lavoro di Marche Multiservizi supportandolo grazie all’impiego dei pesaresi che percepiscono il reddito di cittadinanza». La finalità di entrambi gli interventi previsti dai Puc (i Progetti utili alla collettività inseriti nei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale), è di «avere una Pesaro sempre più verde, pulita e di qualità»: la città è «patrimonio di tutti, e tutti devono concorrere a renderla più bella e vivibile», spiega Enzo Belloni, assessore all’Operatività. 

Per raggiungere l’obiettivo, «lavoreremo per tappe, stabilendo le priorità e indicando l’ordine degli interventi». Il servizio Manutenzioni e Viabilità in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 1 individuerà – valutando attitudine e competenze – fino a 51 percettori del reddito di cittadinanza più indicati per eseguire le operazioni. Gli stessi saranno suddivisi tra i due progetti. Per “Valorizzazione verde urbano” saranno destinate figure la cui attività servirà a migliorare la fruibilità del verde pubblico, tra parchi comunali e aree limitrofe ai viali alberati. Per “Teniamo pulita la nostra città” gli operatori saranno impiegati nello spazzamento di marciapiedi/strade/piazze e svuotamento dei cestini stradali. 

«Entro la metà di marzo, inizieremo le attività insieme a 4 cittadini per il primo progetto e 12 per il secondo. Gli stessi – che vestiranno indumenti forniti da Marche Multiservizi per agevolare il lavoro e per renderli riconoscibili – saranno impiegati in diverse zone, a turni, per un totale di 8 ore a settimana come previsto dai Puc». 

Due le aree fisse su cui si concentreranno le attività di pulitura, in particolare delle minuterie (come quelle che si depositano tra i marciapiedi e i bordi della strada, ndr): la prima è quella del centro storico e della zona mare; la seconda è l’area compresa tra la stazione, l’ospedale e il parco Miralfiore. «Un’altra squadra, a rotazione, andrà ad aggiungersi a quelle di Marche Multiservizi per coprire, a rotazione, tutti i quartieri con un calendario redatto insieme a MMS, partner importante del Comune che ben conosce il territorio e con il quale stiamo programmando gli interventi».  

Il progetto, punta anche a raggiungere la finalità inclusiva dei Puc, come spiega Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà: «Le figure selezionate lavoreranno in squadra, affiancando chi compie la stessa attività in maniera ordinaria. In questo modo favoriremo l’inclusione sociale offrendo un’occasione di crescita personale e riavvicinando il percettore del reddito di cittadinanza alla propria comunità».  

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