Pesaro

Pesaro, primi test rapidi in farmacia. Vitri: «Siamo partiti tardi, si potevano evitare focolai»

La consigliera regionale del Pd: «La Regione doveva prevedere la gratuità per bambini e altri casi per controllare cluster». Biancani: «Ora screening di massa»

Un momento della conferenza stampa in farmacia

PESARO – Primi test test sierologici rapidi nelle farmacie delle Marche. Lunedì la prima a sottoporsi alla prova è stata la consigliera regionale Mikaela Vitri che nelle scorse settimane ha presentato due interrogazioni consigliari sul tema.

È risultata negativa e ha commentato l’iniziativa punzecchiando la nuova giunta. «Sono una decina le farmacie private e comunali a Pesaro che hanno i test rapidi. È stato siglato un accordo importante, ma arriviamo in ritardo, forse si sarebbero potuti attivare prima e magari prevenire alcuni focolai. Siamo soddisfatti, ma c’è un po’ di rammarico perché la Regione doveva prevedere la gratuità per alcune categorie o situazioni. Pensiamo ai compagni di scuola di bambini positivi. Uno screeninig rapido e gratuito avrebbe permesso di tracciare i positivi in poco tempo e prevenire i cluster. In attesa dei tamponi da effettuare a tappeto, sono comunque iniziative importanti per controllare la diffusione del virus».

Il test è stato eseguito alla farmacia di via Recanati, alla presenza della farmacista Viola Salvi e del consigliere Andrea Biancani.

La farmacista Viola Salvi ha spiegato il funzionamento: «Chi vuole effettuare il test si deve prenotare e il paziente deve presentarsi asintomatico. Sarà un prelievo capillare sul dito e andremo a valutare la presenza di anticorpi contro il coronavirus. Gli Igm ci indicano lo stato infettivo in atto fino al 14° giorno. Gli Igg sono gli anticorpi che intervengono in un secondo momento e ci indicano che il paziente ha contratto il virus in passato. Se fosse positivo lo comunicheremo in una piattaforma online collegata all’Asur che fisserà tampone molecolare».

Biancani interviene sullo screening di massa che parte il 18 dicembre. «Mi auguro che venga definito in tempi rapidi dove dovranno recarsi le persone. Ho proposto anche l’area della fiera e i punti drive ma per quattro giorni alla settimana».

L’accordo è stato firmato con Federfarma Marche ma ancora non è noto quante delle 530 farmacie presenti sul territorio marchigiano aderiranno all’iniziativa disposta in seguito all’intesa stretta tra Federfarma, Assofarm e Regione Marche.

Il test che cerca gli anticorpi per il virus, rilevando IgE (immunoglobuline E) e IgM (immunoglobuline M), permetterà di alleggerire il sistema sanitario, evitando che tante persone finiscano per riversarsi nei pronto soccorso della regione in preda ad un dubbio, e avrà una tariffa massima di 19 euro. La risposta circa l’eventuale positività avverrà in una ventina di minuti.

L’esame viene eseguito con una piccola puntura sul dito, come avviene per il test della glicemia. Il sangue si diffonde su un piccolo tampone e in caso di negatività si evidenzia una sola riga, mentre in caso di positività delle IgE si forma la riga di riferimento, così come se risultano positive le IgM. In caso di positività, l’esito andrà comunque confermato con il tampone molecolare, mentre se si risulta negativi non è necessario procedere ad ulteriori accertamenti.


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