Pesaro

Pesaro, prima campanella tra speranze di restare in presenza e controlli sui Green pass

Tutto è filato liscio, senza intoppi anche grazie alla piattaforma ministeriale che contrassegna il personale non vaccinato. I ragazzi vogliono un anno senza Dad, ecco cosa ci hanno detto

PESARO – La prima campanella per i ragazzi, ma anche per docenti e personale. Via ai controlli e tutto è filato liscio anche grazie alla piattaforma ministeriale che contrassegna il personale non vaccinato. Dal 1 settembre infatti per accedere ai plessi serve la certificazione verde, dunque il vaccino o il tampone.

Siamo stati al Campus scolastico sede del Liceo Scientifico, Linguistico, Istituto Benelli e Bramante Genga. L’atmosfera è frizzante.

Il Campus

Il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Riccardo Rossini assicura: «È stato tutto regolare, i controlli al personale scolastico sono stati molto agili perché è stata attivata una piattaforma ministeriale da cui si evincono i nomi cosiddetti rossi di chi non è in regola con la vaccinazione. E se non è in regola deve essere mandato a casa. Questo sistema informatico ci sta dando un grande aiuto. Non abbiamo avuto nessuna defezione tra i 250 dicenti e personale Ata. Del resto il 94% del personale è vaccinato e l’altro 6% va avanti con i tamponi. Nessuno è stato respinto».

Il dirigente scolastico Riccardo Rossini

Allo Scientifico, per garantire gli spazi e il distanziamento, sono stati anche posizionati 4 container che contengono altrettante aule. «Sono dotate di comfort, la Provincia ha fatto un bel lavoro – continua Rossini – all’interno ci sono le quinte». Tra loro erano quasi tutti vaccinati, con doppia dose. «Il 60% degli alunni è vaccinato e il 40% di loro ha effettuato anche la seconda dose, questo significa sicurezza e potersi riprendere le proprie libertà».

Lo confermano in coro anche alcuni dei ragazzi: «Abbiamo iniziato a giugno, così da poter essere più tranquilli e sicuri».

La classe nel container allo Scientifico

Non ci sono solo i maggiorenni perché c’è chi ha iniziato la prima come Riccardo, Christian e Leonardo del Bramante Genga: «Siamo molto emozionati ma felici. La speranza è poter comunque frequentare in presenza le lezioni».

Speranza condivisa anche da Luca del Liceo Scientifico: «L’anno scorso avere le classi al 50% è stato difficile da un punto di vista dell’apprendimento, programmi e socialità. C’erano metodi diversi, non è stato facile». Da gennaio dei 16.700 studenti delle scuole superiori pesaresi la metà era tornata in presenza. Nel capoluogo di provincia erano 8.400 gli studenti interessati, di cui 5.000 frequentavano gli istituti del Campus.

Cinzia Biagini è la nuova preside del Bramante Genga: «È andato tutto bene, non abbiamo avuto problematiche nè con il controllo dei Green pass neppure per tutti gli adempimenti di rito dei ragazzi. È un inizio in una scuola che ha contrassegnato la popolazione scolastica pesarese, di cui sono molto orgogliosa. I ragazzi sono tranquilli e speriamo di poter affrontare tutto l’anno in presenza».

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