Pesaro

Pesaro, prg e urbanistica. Perricci: «Le contraddizioni di Lanzi e Della Dora»

La candidata sindaco per Vieni Oltre: «Asfalti e strade, ma i candidati non si ricordano che il Pums è scaduto»

La candidata sindaco Pia Perricci

PESARO – Urbanistica e piano regolatore, argomenti di campagna elettorale e frecciate. Sul caso interviene Vieni Oltre.

«Le dichiarazioni rilasciate da Marco Lanzi e dall’assessore della Dora, lasciano l’amaro in bocca perché, da una parte si pensa che il problema della mobilità urbana di Pesaro si risolva asfaltando le strade, e dall’altra si confonde il piano urbano della mobilità sostenibile con il piano urbanistico – sottolinea il candidato sindaco Pia Perricci – A più riprese abbiamo evidenziato come il piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) di Pesaro, non sia conforme alla legge in quanto doveva essere obbligatoriamente aggiornato nel 2019 mentre attualmente é in vigore ancora quello del 2017. Chiariamo subito che il PUMS é quello strumento che assicura una mobilità sostenibile che garantisca a tutti un’adeguata accessibilità ai posti di lavoro ed ai servizi, migliori la sicurezza, riduca l’inquinamento, le emissioni di gas serra ed il consumo di energia e soprattutto aumenti l’efficienza e le economicità del trasporto di persone e merci e accrescono l’attrattività e la qualità dell’ambiente urbano».

Per Perricci «il Pums avrebbe dovuto risolvere i problemi di traffico che tutti i giorni i pesaresi vivono intorno al campus. Davvero, la Della Dora vuole risolvere questo problema parlando di asfalto delle strade? Davvero Marco Lanzi, confonde il Pums con il piano urbanistico? Considerato che nella sua intervista parla di strade affiancandole alla cementificazione e varianti poste in essere dalla sinistra negli ultimi 10 anni. È strano come un ex poliziotto, non conosca la fondamentale importanza del PUMS. È strano come l’assessore della Dora, solo ora vista la vicinanza delle elezioni si ricordi della necessità di un piano urbanistico, senza neppure nominare il PUMS, scordandosi però che lei stessa ha avuto a disposizione ben 5 anni (dal 2019) per aggiornarlo secondo i criteri della normativa. Rimane comunque sotto gli occhi di tutti, come l’attuale amministrazione, abbia iniziato ad asfaltare le strade senza modificare la percorribilità delle stesse solo in prossimità delle elezioni e come comunque sia stata l’artefice della cementificazione del verde basti vedere da ultimo la situazione di Soria dove ogni decisione definitiva dell’amministrazione viene rinviata al solo fine di attendere la fine delle elezioni cercando di raccogliere più voti. Per usare le parole di Marco Lanzi: “verrebbe da chiedersi dove fosse” l’opposizione “quando asfalti, fossi e marciapiedi hanno iniziato a sbriciolarsi sotto i nostri occhi”. C’è di fatto che, sia Marco Lanzi, che Biancani sono stati invece, molto solerti nel creare delle liste civiche parallele ai partiti che rappresentano, al solo fine di buttare il fumo negli occhi ai cittadini ma senza cambiare nulla del passato».

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