Pesaro

Pesaro, prezzi affitti bloccati per tre anni con il canone concordato

Dal 2019 oltre 3000 contratti calmierati grazie a benefici fiscali per i proprietari, il 90% del totale. «Operazione di grande valenza sociale»

PESARO – Affitti bloccati, si rinnova l’accordo tra Comune di Pesaro e i rappresentanti di proprietari e inquilini sul canone concordato ad uso abitativo. L’intesa siglata in sala Rossa lascia invariato il contenuto economico e normativo dell’accordo firmato nel 2019, congelando per altri tre anni, fino al 28 febbraio 2025, i valori del canone concordato. Inoltre i contratti stipulati in questo triennio non saranno sottoposti ad aggiornamento Istat.

«Un’azione concreta e dalla forte valenza sociale – spiega il sindaco Matteo Ricci -, che aiuta tante famiglie in un momento di emergenza dovuto alla pandemia e all’inflazione. L’aumento dei prezzi ha ricadute devastanti su famiglie, imprese, Comuni. La decisione di non aumentare canoni concordati fino al 2025 è un contributo notevole che diamo alla tenuta e al potere d’acquisto di tantissime famiglie della nostra città. Rafforzare la politica sulla casa, in un momento storico come quello che stiamo vivendo è fondamentale. Contenti e soddisfatti di rinnovare questo patto, ringraziamo tutte le associazioni intervenute», ha concluso il sindaco.  

Dal 2019 ad oggi sono stati depositati più di 3000 contratti a canone concordato, «Ciò significa che 3000 famiglie hanno potuto usufruire di questo aiuto. La questione della casa, insieme a quella del lavoro, oggi è una tra le più sentite. Il rinnovo dell’accordo, frutto di un lavoro unitario con i sindacati, permetterà di dare continuità alle azioni di politiche sociali che l’Amministrazione sta portando avanti», così l’assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi. 

Come spiega Stefano Donini dello Sportello Casa del Comune di Pesaro: «L’accordo ha una grande valenza sociale e il suo scopo è quello di ridurre i canoni rispetto al libero mercato, facilitando l’incontro tra proprietari e inquilini e soddisfare il bisogno casa, un bisogno primario». Rispetto al 2019, «è stata migliorata la definizione tecnica di alcune voci dell’accordo e con molta perizia è stata realizzata una nuova mappa del territorio, che include anche il Municipio di Monteciccardo. Da sottolineare anche la diffusione sul territorio di questa tipologia di contratto. Il canone concordato rappresenta oltre il 90% dei contratti privati stipulati, grazie ai benefici fiscali nazionali e locali».  

Alla conferenza presenti anche i rappresentanti delle associazioni firmatarie. Per i proprietari: UPPI avv. Stefano Tornimbeni, UNIONCASA avv. Floro Bisello, ASPPI da avv. Francesco Mandelli, CONFABITARE dott.ssa Arianna Cavallari, CONFEDILIZIA Filippo Andreani. «E’ con grande soddisfazione che rinnoviamo l’accordo, un patto che funziona e che in questi anni ha trovato piena applicazione con la sottoscrizione di molti contratti a canone concordato», così l’avv. Stefano Tornimbeni.  

Per gli inquilini: SUNIA avv. Gabriele Belfatto, SICET dott. Antonio Angelini, UNIAT dott. Andrea Catalani. «Fondamentale la condivisione – ha sottolineato l’avv. Gabriele Belfatto -. Il numero dei contratti stipulati in questi anni dimostra che l’accordo è valido ed equilibrato per entrambe le parti. Prezioso il lavoro fatto dal Comune».  

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