Pesaro

Pesaro, Luca Pieri si dimette da presidente Aspes per candidarsi. «Scelta di rispetto verso cittadini e comuni»

Sosterrà Biancani nella lista del Pd. Fatturato raddoppiato, 10 farmacie e 18 comuni gestiti. «Noi un modello»

Il presidente Aspes Luca Pieri

PESARO – Luca Pieri si dimette da presidente Aspes e scende in campo per le prossime elezioni amministrative. «Lascio Aspes e mi presento a sostegno del candidato sindaco Andrea Biancani nella lista del Pd. La mia è una scelta di rispetto verso i cittadini – spiega Pieri – sebbene il regolamento mi permettesse di rimanere in carica anche durante la campagna elettorale. Esiste infatti un tema di ineleggibilità non di incandidabilità. In qualità di presidente di Aspes però ho ritenuto opportuno fare questa scelta. Un gesto di riguardo verso gli elettori ma anche verso i Comuni soci di Aspes. Il mio ruolo di presidente Aspes infatti è una nomina politica. I 18 Comuni soci appartengono a differenti schieramenti e, visto il rapporto di grande correttezza e collaborazione che c’è sempre stato con loro, mi sembra questo un ulteriore motivo per dimettermi nel momento in cui ufficializzo la mia candidatura. E lo faccio restando coerente con la mia storia ed i miei valori, accettando l’invito di Andrea Biancani e mettendo alla base di questa scelta un unico filo conduttore: il grande amore per la mia città».

Durante i quasi 10 anni di presidenza di Pieri il fatturato di Aspes è più che raddoppiato ed i servizi sono stati potenziati. Oggi Aspes gestisce 10 farmacie comunali, il verde pubblico, impianti sportivi (Vitrifrigo Arena e Auditorium Scavolini), 29 cimiteri tra cui quello dell’Ulivo di Fenile di Fano e 3 Punti servizio e si occupa del controllo degli impianti termici, della riscossione coattiva per alcuni Comuni e del canile/gattile di Pesaro.

«Il merito di questi risultati è da attribuire alla professionalità e alla competenza del personale di Aspes – continua Pieri – Più che il fatturato poi mi preme sottolineare l’aumento dei Comuni associati che sono passati dai 9 iniziali agli attuali 18 tra cui due della Romagna (Riccione e Coriano). A riprova che Aspes sta diventando sempre più l’azienda di servizi pubblici locali del territorio e non solo del capoluogo. Storicamente le Marche prendevano come modello la vicina Romagna oggi invece è la Romagna che ci ritiene un punto di riferimento come dimostra l’ingresso nella nostra società di due Comuni di quella regione. Mi piace sottolineare poi anche la sinergia che siamo riusciti a creare con Fano per la realizzazione del forno crematorio di Fenile. Una scelta, frutto di una visione strategica, di cui oggi beneficiano le comunità di Pesaro e Fano. Ho gestito l’azienda con un unico obiettivo: fornire servizi pubblici di qualità a costi contenuti ma ho potuto raggiungere questi traguardi eccellenti solo grazie al lavoro di tutti i dipendenti e tutti i collaboratori di Aspes».

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