Pesaro

Pesaro, polemica sul decoro. Il Centrodestra: «Orinatoi a cielo aperto al teatro». L’assessore: «Controlli aumentati»

Botta e risposta in consiglio comunale. «Puliti 130 muri e bidoni dagli imbrattamenti». L'osservatorio è attivo

I murales in centro storico a Pesaro

PESARO – Decoro in centro storico, aumentano i controlli. Effettuati Daspo urbani tra piazzale Primo Maggio e Olivieri. Ma il centrodestra parla di zone sensibili da attenzionare.

Se n’è parlato in consiglio comunale con l’interpellanza di G. Marchionni e Redaelli. L’assessora al Commercio Francesca Frenquellucci ha presentato le iniziative messe in campo dall’amministrazione: «Arresti, daspo urbani, più controlli dei vigili urbani, e nessuna deroga sul regolamento. Così sta tornando il decoro in piazzale Primo Maggio e Olivieri. L’applicazione del Regolamento comunale vale nelle aree aperte e negli edifici pubblici. Nessuna deroga è stata prevista, in particolare in piazza Olivieri e piazzale Primo Maggio che hanno sofferto di frequentazione da parte di soggetti di natura problematica. In piazzale Primo Maggio è stato eseguito un arresto e le aree sono continuamente monitorate».

«Le verifiche – assicura l’assessora – sono in aumento; particolare attenzione verrà data ad arredi, dei dehor e dell’allestimento delle vetrine. In centro storico, insieme al Quartiere abbiamo aperto un osservatorio sul decoro, di grande aiuto per fotografare a situazione dell’intera città. In questi mesi abbiamo rimosso tre chioschi in disuso in centro storico; potenziata la pulizia delle vie secondarie così come la sistemazione di aiuole e del verde grazie anche al progetto di Volentieri volontari e con il lavoro del Quartiere».

«Abbiamo inserito nuove fioriere in via Tebaldi e Passeri e rimosse quelle che non avevano il permesso. C’è stata poi la pulitura degli imbrattamenti e dei bidoni dell’arredo urbano (circa 130) grazie al continuo contatto dell’Assessorato con le partecipate (Aspes e MMS) ma anche con gli altri enti e realtà che in centro hanno sedi, attività e uffici (come Enel, Poste, Aspes, Open Fiber) per la sistemazione di quanto di loro competenza».

Marchionni ha replicato: «Contenti che le nostre segnalazioni abbiamo portato alla pulitura dei muri degli uffici Anagrafe ma quanto elencato non è sufficiente e ci auguriamo di non vedere più scene come quella di orinatoi a cielo aperto davanti al Teatro Rossini». Sul rapporto con le partecipate «non va nel senso da lei elencato: ieri davanti ai nuovi bidoni della Ztl in centro c’era immondizia abbandonata e anche in via Tebaldi». Tra gli esempi di degrado Marchionni cita «Il chiosco davanti al Centro Pescheria: non ho capito se è o meno aperto ma sul retro è usato deposito di oggetti vari. Questo non fa bene all’immagine di Pesaro che deve farsi trovare pronta a essere Capitale italiana della Cultura».  

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