Pesaro

Pesaro, un pasto caldo a Natale anche per i bisognosi. Caritas: «La povertà sta intaccando le famiglie»

La mensa di via del Teatro accoglierà come sempre gli indigenti senza sosta. Mancini: «Stiamo vedendo nuove emergenze»

Petrelli e Mancini della Caritas

PESARO – Il Natale degli ultimi, ci sarà un piatto caldo anche per loro. L’abbraccio della Caritas continua anche alla vigilia, Natale e tutto il periodo delle festività.
La mensa di via del Teatro è pronta, come sempre, ad accogliere 60/70 persone che solitamente si rivolgono al centro Caritas per avere un aiuto. Così come a Casa Tabanelli i 15 posti per senzatetto sono sempre pronti ad ospitare chi ha bisogno. 

Non ci sono solo i senzatetto, perché le fasce di povertà si stanno allargando, toccando sempre di più i nuclei familiari.

«Siamo in un periodo che al di là della già conclamata emergenza per i senza fissa dimora, la povertà si sta radicando nel territorio – spiega Andrea Mancini, coordinatore Caritas Pesaro – Stiamo vedendo non solo persone singole, ma anche famiglie. Un fenomeno che sta diventando sempre più strutturato a causa del caro bollette e inflazione e che sarà più difficile da sradicare».

Si può calcolare una media di circa 30 famiglie per ogni Caritas parrocchiale, con dei picchi in alcune zone di periferia, come Montecchio (76) e Borgo Santa Maria (72), ma anche nel centro storico di Pesaro (65).

Mancini mette in guardia: «Massima attenzione anche alla categoria deli ultimissimi, ovvero le persone senza residenza o permesso di soggiorno che non hanno accesso a servizi pubblici come le cure. Parliamo di italiani e stranieri che senza questo requisito diventano invisibili».

Sul totale dei beneficiari (2.688) seguiti dalle Caritas Parrocchiali, circa un terzo sono minori che vivono in contesti di fragilità e multi problematicità. Caritas ha creato un Fondo Emergenza destinato al pagamento di affitti, utenze e necessità alimentari, ha messo a disposizione una psicoterapeuta per i casi più complessi e continua il lavoro educativo in condivisione con gli istituti scolastici pesaresi.

Infine l’ultimo dato. «Pensiamo anche ai minori nei nuclei familiari che si trovano a dover affrontare la povertà economica e di prospettiva perché vivono in perenne emergenza. Per questo abbiamo strutturato una raccolta fondi per l’emergenza per le bollette e il cibo, ma anche consentire una formazione adeguata. Riceviamo donazioni continue per accompagnare le famiglie in questo periodo critico sul caro energia e spesa alimentare».

Il 33,8% delle persone che si sono rivolte in Caritas sono escluse da ogni forma di presa in carico istituzionale e sistemi di welfare statali, infatti chi è privo di residenza è automaticamente escluso dalla possibilità di ricevere: il reddito di cittadinanza, il reddito di emergenza, i voucher spesa e altre misure simili; mentre chi non è regola con i documenti di soggiorno è escluso anche dalla possibilità di avere un regolare contratto di lavoro o di affitto.

I numeri sono importanti per una realtà come Pesaro. I beneficiari finali degli interventi di sostegno della Caritas diocesana di Pesaro sono per il 2019 3.309, per il 2020 3.939 e per il 2021 3.449. I pasti distribuiti sono oltre 16 mila all’anno, i pacchi spesa quasi 8000.

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