Pesaro, occupa la casa abusivamente: scatta il nuovo decreto sicurezza
Pesaro

Pesaro, occupa la casa abusivamente: scatta il nuovo decreto sicurezza

Marocchino denunciato finisce in caserma per i controlli, qui si rivolta ai carabinieri e viene arrestato per resistenza

Carabinieri, Pesaro
La caserma dei carabinieri di Pesaro

PESARO – Sgomberato residente abusivo, applicato per la prima volta il decreto sicurezza L’uomo però dà in escandescenze e viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Un 30enne marocchino è stato sorpreso a Vallefoglia mentre occupava abusivamente un’abitazione. I vicini di casa avevano notato strani movimenti, ma il proprietario dell’immobile non poteva essere rientrato perché risiede all’estero ed era ripartito da circa una settimana.
Così i carabinieri sono andati a controllare e lo hanno trovato all’interno. Solo pochi giorni fa è stato convertito in legge il Decreto sicurezza che prevede lo sgombero dell’immobile in caso di occupazione abusiva. Un reato che può essere punito addirittura con la reclusione da 2 a 7 anni.

Il marocchino non voleva fornire le sue generalità così è stato portato in caserma per i controlli del caso.
Qui ha dato in escandescenze spintonando i carabinieri, lanciando sedie e oggetti, parandosi davanti ai militari in segno di sfida e minacciando anche intenti suicidi. Così è stato ammanettato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Difeso dall’avvocato Marco Notarangelo, ha reso dichiarazioni spontanee. Ha chiesto scusa ai carabinieri per quanto accaduto. Ha detto che non sapeva che l’occupazione dell’immobile fosse abusiva perché si era fidato di un conoscente conosciuto per strada che parlava la lingua araba come lui e che gli avrebbe indicato quella abitazione come alloggio. Si sarebbe quindi alterato per il fatto che non capiva il motivo per cui fosse trattenuto in caserma. Ha spiegato di essere venuto in Italia da solo per cercare un lavoro con cui mantenere moglie e figlio che si trovano in Marocco.
Il 30enne è già noto alla giustizia perché in passato ha fornito almeno altre tre identità per non farsi riconoscere. Ed è stato condannato a 2 mesi per un tentato furto in un esercizio commerciale avvenuto a inizio anno.
Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la liberazione. Il legale ha trovato un accordo con il pubblico ministero per un patteggiamento a 5 mesi, pena non sospesa visti i precedenti penali. Gli atti sono stati trasmessi alla procura di Urbino per la denuncia relativa l’occupazione illecita dell’abitazione.