Pesaro

Pesaro, un monumento ai caduti e agli eroi del coronavirus al Miralfiore

Bandiere a mezz'asta e silenzio in una piazza deserta. Il sindaco Ricci: «Ringraziamo chi è in trincea, non dimentichiamo le vittime». Il vescovo: «Non cedere alla rassegnazione»

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, monsignor Piero Coccia e i rappresentanti delle istituzioni davanti alla sede del municipio

PESARO –  È la giornata del lutto a Pesaro. Quella delle bandiere a mezz’asta e dell’idea di posizionare un monumento ai caduti di questa pandemia e per gli eroi in trincea: medici e infermieri.

La piazza del Popolo è praticamente deserta. Da una parte la coda silenziosa e distanziata per andare alle Poste. Dall’altra il sindaco di Pesaro e l’arcivescovo monsignor Piero Coccia e i rappresentanti delle istituzioni.

Le bandiere in Comune non possono che essere a mezz’asta. Poi il minuto di silenzio, a mezzogiorno, in piazza del Popolo. «In giunta abbiamo deciso di intitolare nella piazza del parco Miralfiore un monumento dedicato alle vittime del coronavirus e ai nostri eroi dell’ospedale San Salvatore, che stanno combattendo in prima linea contro il virus. Lo faremo appena sarà consentito: Pesaro non si dimenticherà di loro», ha detto il sindaco Matteo Ricci davanti al municipio, nell’omaggio ai deceduti e nel ringraziamento agli operatori sanitari.

«Ad oggi quasi 12mila vittime in tutto il Paese, 273 nella provincia e tante in città. Un numero impietoso, che si porta dietro un dolore infinito e atroce sofferenza. Specie dei familiari, che non possono neanche salutare i loro cari, né piangerli ufficialmente con il funerale», ha osservato il sindaco. «Nessuno di noi avrebbe pensato di parlare a una piazza vuota. Si tratta di un passaggio storico: un nemico invisibile ha fermato il mondo, il nostro Paese è stata la prima democrazia occidentale ad affrontare questa sfida inedita».

Per questo, «oltre a ricordare le vittime, ringraziamo anche chi è in costantemente in prima linea: medici e infermieri, che stanno dando anima e corpo dentro l’ospedale. Commovente il sentimento di unità e solidarietà scattato spontaneamente verso gli operatori sanitari. Per la città sono diventati veri e propri eroi. Abbiamo spesso criticato la sanità pubblica nel nostro territorio, ma ci siamo risvegliati dentro questo incubo con la sanità migliore del mondo. Riuscire a reagire in una situazione del genere è davvero uno sforzo enorme che va riconosciuto».

La cerimonia in piazza del Popolo a Pesaro

Ha proseguito Ricci: «Il virus si sconfigge con la responsabilità, con l’intelligenza e la collaborazione. Grazie ai pesaresi che si stanno comportando in modo responsabile e disciplinato. Forze dell’ordine, esercito e polizia locale stanno facendo un lavoro straordinario per i controlli. Sicuramente dovremo stare a casa fino a Pasqua. Ci auguriamo che poi ci possa essere una fase di transizione, magari con la riapertura parziale di alcune attività. Ma in ogni caso non ci sarà un ritorno immediato alla normalità: serviranno ulteriori responsabilità e disciplina e permarranno sicuramente limiti. È importante non abbassare la guardia».

Nel frattempo, «ci sono anche notizie positive, come la crescita dei guariti e dimessi, che ci danno forza e speranza per andare avanti. Con equilibrio, intelligenza e coraggio, insieme, la nostra comunità ce la farà».

Bandiere a mezz’asta in piazza

Poi la preghiera del vescovo Piero Coccia alla Vergine: «Non permettere che davanti alle sfide di questi tempi difficili ceda alla disperazione, allo scoraggiamento, alla rassegnazione, alla paura e alla sfiducia. Proteggilo dalla malattia, dalla pestilenza e da ogni forma di male. Volgi il tuo materno sguardo sugli uomini e sulle donne che si prodigano ad alleviare le sofferenze di coloro che vivono in situazioni difficili. Proteggi i malati, consola i sofferenti, preserva i sani. Sostieni l’impegno e lo zelo degli scienziati, dei medici e di tutti coloro che cercano di sconfiggere il flagello del virus che si sta diffondendo nel mondo».

Presenti il presidente del consiglio comunale Marco Perugini, il vicepresidente dell’assemblea Dario Andreolli e il consigliere regionale Andrea Biancani.