Pesaro

Pesaro, mobilitazione per l’ospedale unico. Ricci: «Faremo le barricate per averlo»

Il sindaco: «Se la Regione pensa a una vendetta politica saremo pronti a dare battaglia. Non si governa contro Pesaro. Via alla petizione»

La mobilitazione a Muraglia

PESARO – Mobilitazione per l’ospedale unico a Muraglia, Ricci sferra l’attacco alla Regione. Una manifestazione che arriva dopo il voto del consiglio regionale che dice stop all’ospedale unico. Hanno partecipato il sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli, il presidente della Provincia Paolini, i consiglieri regionali Vitri e Biancani. Tra il pubblico pochi cittadini perché erano presenti perlopiù politici, assessori, consiglieri di quartiere, giornalisti e forze dell’ordine.

«Non è possibile bloccare lo sviluppo della sanità pubblica della provincia di Pesaro e Urbino – ha attaccato Ricci – basta campagna elettorale. Se questa è una vendetta della nuova giunta regionale contro Pesaro siamo pronti a dare battaglia in ogni sede. Faremo le barricate. Nessuno può danneggiare il territorio. Siamo stanchi di andare a curarci in Emilia-Romagna o in Lombardia per ogni patologia di una certa gravità. Ogni anno le Marche spendono 50 milioni di euro per far curare i cittadini in altre regioni. Il nuovo ospedale nasce per ridurre la mobilità passiva. Tra le spese della Regione anche gli affitti degli ambulatori. La nostra idea? Al San Salvatore la casa della salute per racchiudere gli ambulatori nella parte più nuova. La parte vecchia? Demolirla e ricostruita per andare incontro agli anziani creando progetto pilota per gli autosufficienti».

«Non si possono bloccare 250 milioni di euro di investimenti, pronti e subito spendibili, sulla sanità pubblica della nostra terra dopo decenni di discussioni. Il diritto alla salute passa anche attraverso strutture moderne e innovative, abbiamo tra Fano e Pesaro strutture vecchie di 100 anni. Gli ospedali moderni e innovativi attraggono i medici e gli operatori migliori. Vogliamo una sanità pubblica di maggiore qualità e daremo battaglia per questo».

Ricci ha detto «che bloccare tutto significa arretrare la sanità per i prossimi venti anni. Dovevamo fare prima? Vero, ma le procedure burocratiche sono infinite. Ma non possiamo perdere ulteriore tempo. La buona sanità la fanno i medici? Ma i buoni operatori vengono a Pesaro se c’è una struttura moderna. Sbanchiamo il monte Ardizio per il nuovo ospedale? Tutte buffonate, l’ospedale sorge qui dove già c’è la strada. E basta parlare di sanità dell’entroterra, perchè questo ospedale non si fa coi soldi delle aree interne. Senza sanità territoriale non possiamo vincere la sfida, la Regione investa a Pergola, Fossombrone, Sassocorvaro. Ma se un cittadino di Pesaro ha bisogno di curarsi non va a Pergola ma in Romagna. Non vogliamo rimanere indietro per una battaglia politica. Dentro l’accordo c’è anche la clinica convenzionata a Fano e il presidio sanitario che rimane a Fano e la strada. Non vogliamo rimetterlo in discussione».

Il pubblico alla mobilitazione

Ricci aveva portato la questione a Roma dal sottosegretario Zampa. E ora avvierà una petizione per continuare la battaglia. «Lo Stato ha già finanziato l’opera con 104 milioni di euro, 16 ne ha aggiunti la Regione e gli altri 130 arriveranno dalla società che si occuperà della costruzione con il project financing. Non piace questo sistema? I fondi per gli investimenti possono arrivare anche dall’Europa con il recovery Fund. Chiediamo un incontro al presidente di Regione Acquaroli, noi non scherziamo. Non si può governare contro Pesaro».

Cartelli alla manifestazione

Nel pubblico anche qualche cartello di protesta.

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