Pesaro

Pesaro, minacce e insulti social agli ausiliari del traffico. 10 denunce

Ad agosto una serie di insulti dopo una multa che si sono tramutati in minacce. Pesaro Parcheggi: non sono tollerabili certi comportamenti

Ausiliari del traffico (foto di repertorio)

PESARO – Offese e minacce sui social agli ausiliari del traffico. Dieci denunce

Pesaro Parcheggi – tramite i suoi legali – ha provveduto, a depositare querela nei confronti di ben 10 soggetti autori di post e commenti pubblicati su Facebook considerati diffamatori e minacciosi nei confronti dei propri dipendenti.

«L’Ausiliario del traffico è una figura professionale vista con diffidenza e sminuita da alcuni automobilisti – precisa Luca Pieri, amministratore unico di Pesaro Parcheggi – invece ci troviamo di fronte a pubblici ufficiali che svolgono un importante ruolo di integrazione del corpo di Polizia Locale nel controllo stradale».

Il giorno 11 agosto un utente aveva pubblicato sulla propria bacheca Facebook un post offensivo a seguito di una sanzione ricevuta per il mancato pagamento della sosta. Il post era stato poi condiviso dallo stesso autore e da altri utenti su alcune pagine e gruppi, innescando una serie di commenti contenenti gravi minacce ed insulti all’indirizzo degli ausiliari del traffico, che sfociarono in un vero e proprio invito alla caccia all’uomo.

Considerata la gravità, Pesaro Parcheggi ha provveduto subito ad informare le autorità di polizia segnalando il temuto pericolo per l’incolumità dei propri dipendenti. I toni apparsi non passarono inosservati sullo stesso social dove a decine hanno preso le distanze da certi messaggi e invitavano alla moderazione. Anche la Filcams CGIL con un comunicato aveva denunciato la gravità delle minacce ed esortava “la cittadinanza al rispetto delle regole basilari del rispetto delle persone e del lavoro degli altri”.

«Come società abbiamo immediatamente rassicurato le donne e gli uomini che con dedizione svolgono il loro lavoro – conclude Pieri. – D’ora in avanti faremo tutto ciò che è in nostra possibilità per contrastare e ove possibile punire coloro che si rendono protagonisti negativi che ledono la serenità e la dignità del nostro personale».

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