Pesaro

Pesaro, mercato delle erbe. Redaelli e Marchionni: Commercianti sfrattati, servono tempistiche e soluzioni

I consiglieri d'opposizione chiedono chiarezza al comune per i lavori al complesso del San Domenico. «Periodo difficile per i negozi»

I consiglieri Redaelli e Marchionni

PESARO – Lavori al San Domenico, incognita per i commercianti del mercato delle erbe.

I consiglieri conunali Giulia Marchionni e Michele Redaelli presentano una situazione meno rosea di quella descritta dall’amministrazione comunale.

«I commercianti che operano al Mercato delle Erbe sono venuti a sapere dello sfratto in via ufficiosa e senza avere chiaro quale sarà il futuro per le loro attività. Dalla stampa e da alcuni colloqui che abbiamo avuto in questi giorni, sembra proprio che nessuno li abbia informati ufficialmente e sicuramente non sono stati coinvolti per capire come potersi riorganizzare.

Chiediamo che l’Amministrazione si confronti al più presto con i commercianti e con le associazioni di categoria. Tutto questo avrebbe dovuto essere fatto con largo anticipo e non dopo la notizia di sfratto che va a gravare su un contesto lavorativo non certo dei più sereni.

Lo spostamento è dovuto ad un cantiere legato alle opere PNRR di riqualificazione del San Domenico pertanto le tempistiche non saranno di certo brevi. È chiaro che le bancarelle dovranno spostarsi ma è altrettanto importante che le modalità siano chiare e condivise».

I consiglieri chiudono «Innanzitutto sono fondamentali le tempistiche. Chiediamo che l’amministrazione consenta alle attività commerciali di rimanere nel loggiato almeno fino al termine della stagione estiva in quanto per loro si tratta di un periodo fondamentale per la quadratura del bilancio annuale. Riteniamo che sia possibile procedere allo spostamento a partire da settembre senza generare alcun ritardo al cantiere del San Domenico, che deve procedere con la massima velocità ed efficienza.

In merito al luogo, chiediamo che questo venga individuato in accordo con i commercianti e le associazioni di categoria, tenendo conto che questo mercato è un valore aggiunto per il nostro centro storico.

Infine, ma di prioritaria importanza, chiediamo che ci sia la massima chiarezza e certezza sulle tempistiche. Ne va della sussistenza di attività che portano lavoro a diverse famiglie e ne va di un servizio caratteristico e vitale del nostro centro storico».

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