Pesaro

Pesaro, Marche Nord si prepara al picco influenzale: trenta posti letto in più

Il direttore Sanitario Berselli annuncia il modello da seguire per fronteggiare l'emergenza. Distribuite 67 mila dosi di vaccini, ma la copertura è ancora bassa

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PESARO – In arrivo il picco influenzale, Marche Nord si prepara a fronteggiare il momento più critico dell’anno. Il direttore generale dell’azienda ospedaliera Marche Nord, Maria Capalbo e il direttore sanitario Edoardo Berselli, hanno convocato una cabina di regia, con i direttori delle strutture e i coordinatori infermieristici e la direzione medica, per costituire una task force per fronteggiare l’eventuale emergenza.

«Marche Nord mette in campo una serie di azioni per rispondere al meglio ai bisogni dei pazienti – spiega il direttore generale Maria Capalbo – il picco di accessi è previsto per i primi di febbraio. Per questo i protocolli che attiviamo resteranno in piedi fino a fine febbraio, quando si prevede che l’emergenza terminerà».

Stabilite le attività straordinarie. «Il modello è quello dello scorso anno che ha funzionato – illustra Edoardo Berselli – quotidianamente vengono messi a disposizione del pronto soccorso circa trenta posti letto di area medica da riservare per il reparto di Emergenza-Urgenza. Questo permetterà di non avere pazienti che sostano per lungo tempo nel pronto soccorso, prima di essere ricoverati nei reparti di pertinenza».

Quest’anno sono stati distribuite 67 mila dosi di vaccino in totale contro i 62 mila dello scorso anno. In particolare sono stati 25 mila per i distretti di Pesaro e per quello di Fano e 17 mila per Urbino. L’obiettivo è aumentare la copertura rispetto allo scorso anno. Si parla di una copertura del 53% circa, ma è un risultato ben lontano dal 75% che sarebbe ottimale per una copertura.

Se la scorsa stagione la popolazione ha fatto i conti con o virus Michigan, Singapore, Colorado e l’asiatico Phuket, quest’anno si prevedono altri ceppi. Parliamo del Victoria, dell’Athanasia e dell’H1N1. Quest’ultimo viene detto in gergo “la suina” e può avere conseguenze importanti. Tre casi esplosero anche lo scorso anno. Di questi due pazienti erano stati ricoverati in rianimazione e uno in medicina ad alta intensità di cure.

«Al momento non si registra un aumento degli accessi – precisano Umberto Gnudi e Giancarlo Titolo responsabili del Pronto Soccorso di Pesaro e di Fano – da questa settimana è partita la fase ascendente. I casi di influenza hanno un andamento stabile, simile a quello dell’ultimo decennio e per ora il picco è previsto per la prima settimana di febbraio. Nei giorni dell’emergenza, inoltre, correlata all’influenza,  aumenterà la necessità di ricovero per pazienti con patologie croniche (cardiovascolari, polmonari, problemi renali). Questi pazienti hanno un equilibrio precario e, con l’influenza, si scompensano. Questi casi hanno necessità di degenza più lunga, per questo la task force è fondamentale per fare fronte all’emergenza e rispondere al meglio ai bisogni di salute».

«Negli anni precedenti, l’azienda Marche Nord – aggiunge Berselli – ha investito, in particolar modo lo scorso anno, sui presidi di ventilazione non invasiva, attrezzature che aiutano i polmoni a saturare meglio senza necessità di essere intubati. Macchinari che riducono la sofferenza del malato e contribuiscono all’umanizzazione delle cure». La cabina di regia ha inoltre stabilito altre importanti misure. Per i pazienti già ricoverati nell’ospedale le prestazioni dovranno essere erogate nel più breve tempo possibile. Si è proceduto, infine, a istituzionalizzare percorsi più veloci di dimissioni che dovranno essere attive sette giorni su sette.

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