Pesaro

Pesaro, manifesti e incontri pubblici. Lanzi: «Il Centrosinistra viola le regole della par condicio, intervenga il Prefetto»

Il candidato di Centrodestra: «A noi non è stato consentito appendere così tanti cartelli elettorali, farò denuncia alla Ica. Dov'è la democrazia?»

Palazzo Ducale, sede della Prefettura. Foto Luigi Angelucci

PESARO – Manifesti elettorali e ruoli pubblici, il candidato sindaco di Centrodestra Marco Lanzi chiede l’intervento del Prefetto.

«In modo spudorato, vergognoso e reiterato alcuni amministratori locali che rivestono l’importante ruolo di Assessore continuano a violare la legge e ad utilizzare il ruolo istituzionale con l’intento di propaganda elettorale. La candidata Mila Della Dora continua imperterrita a fare conferenze stampa o a partecipare ad eventi rivestendo il ruolo di Assessore quando non può farlo, probabilmente sentendosi sopra la legge. Enzo Belloni ha anche invaso la città di manifesti usufruendo di un vantaggio che non è a disposizione di tutti i cittadini. All’assessore Belloni è stato consentito di affiggere un numero di manifesti a noi negato e di occupare intere tabelle in modo non consentito. Perchè tutto questo? Per questo presenteremo una denuncia nei confronti della società ICA che gli ha permesso di fare quello che ad altri ha negato».

Lanzi parla di «inaccettabili violazioni di legge ripetutamente commesse anche dal Vice Presidente del consiglio Regionale Marche e candidato a Sindaco di Pesaro Andrea Biancani, che pur non avendo la legittimità a farlo continua a parlare e ad intervenire in molteplici eventi istituzionali.

Dal PD e dai suoi candidati tanta ipocrisia. Predicano democrazia, ma ne violano le leggi che ne sono la base: il sistema democratico si fonda proprio sul rispetto della legalità. Il Sindaco Ricci durante le celebrazioni del 25 aprile ha più volte sottolineato l’importanza di difendere la nostra democrazia. E’ dunque questa la democrazia che hanno in mente questi signori? Difendere la democrazia significa prima di tutto rispettare le leggi della nostra Repubblica, iniziando da quelle che ne disciplinano la sua massima espressione: il voto. Violare in un modo così continuo ed evidente la legge sulla par condicio è un attacco alla democrazia».

L’art. 9 legge 28/2000 che disciplina la comunicazione istituzionale vieta le sovrapposizioni tra il ruolo di candidato ed il ruolo di amministratore.

Lanzi chiude: «Ho scelto di non portare questa indignazione in piazza. Però chiedo al Sig. Prefetto Emanuela Saverio Greco e al Segretario Generale del Comune di fare chiarezza e difendere la nostra democrazia. Vogliamo delle elezioni regolari, condotte in un clima sereno e nel rispetto totale delle leggi».

Ti potrebbero interessare