Pesaro

Pesaro, lavori alla facciata di casa Rossini completati entro aprile ma l’opposizione è critica

Interventi per 90mila euro a cura della ditta Gamma. Redaelli e Marchionni: «Il Comune agisca anche sulla struttura, non accessibile ai disabili»

PESARO – Proseguono spediti i lavori di riqualificazione della facciata di Casa Rossini a Pesaro. L’assessore al Fare Riccardo Pozzi ha incontrato gli operatori restauratori della Gamma Srl, la ditta di Fano specializzata in lavori di restauro e conservazione, incaricata dell’intervento del valore complessivo di 92mila euro, di cui 60mila euro contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.  

«Ringraziamo la ditta che si sta adoperando con grande professionalità e qualità, grazie alla loro ventennale esperienza, unita alla passione per il recupero ed il rispetto del nostro patrimonio artistico e monumentale – ha detto l’assessore -. Come da cronoprogramma gli interventi per il recupero e la messa in sicurezza della facciata proseguiranno per tutto il mese di marzo e si concluderanno nel mese successivo. Per il ponte del 25 aprile saremo pronti a restituire alla città, e ai visitatori, una dei più importanti palazzi del centro storico». I restauratori che si stanno occupando di Casa Rossini sono: la direttrice Giovanna Macchi, Barbara Buttarini, Michele De Sanctis, Giacomo Leoni, Francesco Lorenzetti, Serena Romani.  

Marchionni e Redaelli

Dal centrodestra arrivano però critiche. «Su Casa Rossini è importante intervenire seriamente e strutturalmente. Non basta tinteggiare». Così i consiglieri comunali Michele Redaelli e Giulia Marchionni che da tempo seguono la vicenda.
«Già un anno fa, in occasione del non compleanno di Rossini, avevano portato in discussione in commissione cultura il tema della precarietà di casa Rossini. Abbiamo chiesto un intervento urgente per la facciata, con evidenti segni di ammaloramento, e abbiamo chiesto che si potesse iniziare una progettazione riguardante la struttura per una sua complessiva messa in sicurezza. Altro aspetto importante della nostra richiesta riguardava l’accessibilità per i disabili, che ora è parziale è limitata al piano terra.

Ora, dopo un anno, iniziano i lavori per la sistemazione della facciata. Siamo contenti di questo e ringraziamo l’amministrazione e la Fondazione Cassa di Risparmio per il fondamentale contributo economico. Siamo però altamente insoddisfatti per le tempistiche e soprattutto perché per quanto riguarda la messa in sicurezza della struttura e l’abbattimento delle barriere architettoniche ancora non si parla neanche del progetto preliminare. Non basta una mano di vernice fresca per coprire le magagne».

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