Pesaro

Pesaro, interrogazione del Centrodestra: «Scomparse le acque dell’antico acquedotto romano»

L'opposizione pesarese all'attacco: «Sostituita la condotta storica con un nuovo tubo, chiediamo chiarezza per il valore culturale»

PESARO – Acquedotto Romano, il Centrodestra chiede chiarezza. L’opposizione ha infatti presentato un’interrogazione urgente per far luce sulla «scomparsa delle acque dell’antico acquedotto romano di Pesaro, un patrimonio storico di inestimabile valore che da sempre ha garantito la fuoriuscita delle acque denominate “SPQR H2O”.

Secondo alcune segnalazioni ricevute negli ultimi mesi, è stata accertata la sostituzione della condotta storica con un nuovo tubo, il cui terminale è stato chiuso con un “tappo”, bloccando il naturale deflusso delle acque sia nel canale del Rio Genica, in zona Muraglia, che nello scarico a mare sotto il ponte del Genica in viale Trieste. Inoltre, non è attualmente noto dove defluiscano tali acque, né se vi sia stata una deviazione volontaria o un’interruzione involontaria del flusso».

Per queste ragioni i consiglieri comunali di centrodestra hanno depositato un’interrogazione urgente, firmata dai gruppi di Lega (Dario Andreolli), Fratelli d’Italia (Serena Boresta, Cristina Canciani, Giovanni Corsini, Daniele Malandrino, Michele Redaelli), Pesaro Svolta (Marco Lanzi,  Giulia Marchionni), Forza Italia (Mauro Marinucci, Antonio Bartolomei, Giovanni Dallasta) per chiedere al sindaco spiegazioni in merito.

«Dalle ricostruzioni segnalate che vogliamo verificare sembra che si tratti di un fatto molto grave – dichiarano i consiglieri di centrodestra – perché l’acquedotto romano rappresenta un’importante testimonianza storica per la nostra città e la sua gestione deve essere trasparente e rispettosa del valore culturale che esso rappresenta. Chiediamo all’amministrazione comunale di chiarire al più presto la situazione e di verificare se vi siano state manomissioni o danni che possano aver compromesso il corretto funzionamento dell’infrastruttura o lesionato il suo stato di conservazione». 

L’interrogazione presentata al Sindaco e alla Giunta chiede di sapere «quale sia l’attuale destinazione delle acque dell’antico acquedotto romano di Pesaro e se sia stata effettuata una deviazione della condotta e se siano stati eseguiti interventi che abbiano modificato il deflusso naturale delle acque e, in caso affermativo, per quale motivo e con quale autorizzazione e se vi siano stati episodi anomali, danni strutturali o incidenti durante le operazioni di pulizia e manutenzione del cunicolo e dei relativi pozzi. Ci aspettiamo risposte chiare e tempestive – concludono i consiglieri – perché la tutela del nostro patrimonio storico non può essere trascurata o lasciata nell’incertezza».