Pesaro

Pesaro, inseguimento a piedi in zona stazione: giovane da Riccione con la marijuana

I carabinieri hanno visto movimenti sospetti. Il ragazzo aveva una modica quantità, è stato multato per spostamento ingiustificato

PESARO – Un inseguimento a piedi nella zona della stazione, i carabinieri bloccano due presunti spacciatori. Militari impegnati anche per un ordine di carcerazione di un uomo di Montecalvo in Foglia condannato in via definita a 2 anni e 6 mesi.

Nel tardo pomeriggio di martedì i carabinieri hanno effettuato alcuni controlli con il Cio di Vibo Valentia, la Compagnia di intervento operativo. Occhi puntati sui luoghi dello spaccio pesarese, tra la stazione e il parco delle Rimembranze dove hanno notato la presenza di due persone che facevano movimenti sospetti. Si sono avvicinati per un controllo ma i due sono scappati. Così i militari li hanno rincorsi a piedi.

I due, un cittadino gambiano e un ragazzo di Riccione si sono separati. Uno dei due è andato verso il centro storico, l’altro ha preso il sottopasso che porta al parco Miralfiore. Sono stati raggiunti entrambi: il gambiano non aveva nulla addosso, mentre l’altro ragazzo nella fuga è stato visto lanciare un involucro. I militari l’hanno raccolto e c’erano circa 5 grammi di marijuana. Un piccolo quantitativo.

Il giovane è stato segnalato alla Prefettura come assuntore vista la lieve entità della sostanza. Quello che è certo è che il ragazzo con la marijuana, un italiano di origini marocchine, arrivava da Riccione, per cui si è beccato una multa da 400 euro per lo spostamento senza giustificato motivo non solo da un’altra città, ma da un’altra regione.

I carabinieri hanno anche eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di 53 anni di Montecalvo in Foglia a seguito di una condanna passata in giudicato per 2 anni e 6 mesi. L’uomo è stato condannato per fatti che risalgono al 2011. La giustizia ha comunque lentamente fatto il suo corso ed è arrivata la sentenza. I reati a lui contestati riguardano l’evasione fiscale, l’utilizzo di fatture false per operazioni inesistenti e distruzione di documenti contabili. I reati sono stati commessi a Sassocorvaro dove l’uomo aveva la sua attività.

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