Pesaro

Pesaro, l’incidente dopo il furto poi l’evasione dai domiciliari: patteggia 27enne

Il fatto era avvenuto a dicembre quando l'uomo era stato arrestato dalla Volante della polizia. Ecco la storia

L'auto della Polizia di Pesaro

PESARO – Arrestato dopo il furto e l’incidente, patteggia. È una storia che vi abbiamo raccontato lo scorso dicembre quando un 27enne nato in Italia di origini marocchine M. H., senza fissa dimora, fu incastrato dagli agenti della squadra Volante della Questura di Pesaro.

La mattina del 13 dicembre una signora residente a Pantano aveva visto il giovane aggirarsi con fare sospetto tra le auto. Guardava all’interno e in alcuni casi cercava di aprire la portiera, senza riuscirvi. La donna ha dato subito l’allarme alla Volante, descrivendo il sospettato. Lo ha seguito con lo sguardo e ha indirizzato i poliziotti verso il parco Miralfiore, proprio dove si era diretto. Qui gli agenti lo hanno individuato e controllato. Addosso aveva un tablet e un portafoglio di un italiano di 60 anni, risultati poi rubati nella mattinata del 13 a bordo di un furgone di un operaio che per motivi di lavoro era a Pesaro.
Non è tutto perché i poliziotti hanno riconosciuto il viso del giovane. La notte precedente, intorno alla 1, in centrale era arrivata la chiamata di un residente di via Zanardelli, angolo via Pantano, che segnalava un incidente. L’uomo, svegliato dal rumore, aveva ripreso la scena immortalando sul telefono il conducente. Che poi si era dato alla fuga, lasciando lì il mezzo. Il video era stato consegnato alla Questura che ha tenuto a mente quel volto ed era proprio il 27enne.
I poliziotti hanno unito i punti e hanno scoperto che l’auto incidentata nella parte anteriore era stata rubata il giorno stesso.
Così è scattato il fermo di indiziato di delitto per ricettazione dell’auto, del portafogli e del telefono. L’uomo risultava anche responsabile di ricettazione e indebito utilizzo di carta bancomat sottratta a una signora il 1 dicembre scorso. Il fermo era stato convalidato ed erano scattati gli arresti domiciliari. Il 27enne era stato accolto dai suoi genitori, disponibili a riammetterlo in casa.
Ma il 19 dicembre, il giovane fu nuovamente protagonista perché fu visto a spasso in città, nella zona dell’IperCoop Miralfiore. Fu arrestato per evasione. Ha patteggiato a 3 anni di reclusione.

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