Pesaro

Pesaro, gang e spaccio al Miralfiore. GruppoZero: «Percorsi di atletica per far traslocare i pusher»

Il tema dello spaccio è finito nelle polemiche dopo gli sfalci alla vegetazione che ha portato gli ambientalisti a criticare le scelte del Comune. Sul caso interviene anche GruppoZero con due proposte

Il tracciato di Atletica al Miralfiore

PESARO – Il parco Miralfiore sempre al centro del dibattito. Solo poche ore fa l’ultimo arresto della Polizia di un 25enne nigeriano membro di una delle gang che si dividono il parco per lo spaccio. E non lo fanno a chiacchiere, ma con risse che hanno visto l’intervento delle forze dell’ordine.

Il tema dello spaccio è finito nelle polemiche dopo gli sfalci alla vegetazione che ha portato gli ambientalisti a criticare le scelte del Comune.

Sul caso interviene anche GruppoZero. «In questi ultimi tempi abbiamo seguito con estrema attenzione il tema “Parco Miralfiore” ed in particolare gli interventi di “manutenzione” che sono stati compiuti e programmati dall’Amministrazione Comunale, di fatto mirati a contrastare lo spaccio che si svolge al suo interno. Interventi che stanno devastando il Parco nonostante l’assessore con delega al Verde affermi che «…il problema della droga non lo risolviamo, ma lo spostiamo». Infatti gli spacciatori, come tutti abbiamo potuto constatare, continuano a spostarsi pur restando all’interno del parco. Risulta quindi evidente che la sicurezza all’interno del parco non possa essere perseguita distruggendo la vegetazione, confidando nella presenza massiva di forze dell’ordine e nell’organizzazione di eventi spot».

GruppoZero avanza allora una proposta. «Per riappropriarci del parco Miralfiore dobbiamo attuare soluzioni virtuose che, attraverso il coinvolgimento di noi tutti, possano favorire una presenza capillare e costante nel corso dell’intera giornata.
Andrebbero create isole tra loro visibili, diffuse sull’intera superficie del parco, costituite da sedute e tavoli in cui abituali frequentatori opportunamente organizzati, potrebbero garantire a rotazione la presenza per l’intera giornata».

Poi una presenza dinamica. «Si potrebbe creare un percorso campestre per gli atleti che frequentano il Campo-scuola. – Attualmente molti di loro percorrono i 600 metri dell’anello perimetrale in terra, restando all’interno dell’impianto. La proposta è quella di prolungare il percorso all’esterno, realizzando un nuovo cancello nella recinzione del Campo-scuola, attraversando poi il sentiero botanico sopraelevato e buona parte del parco. Il nuovo tracciato potrebbe avere uno sviluppo di circa 2500/3000 ml, risultando privo di interferenze con il traffico veicolare, nonché protetto ed ombreggiato dalla vegetazione. La proposta prevede inoltre la collocazione lungo il percorso di attrezzi ginnici da esterno che permettano di creare ulteriori isole di sosta».

GruppoZero chiude: «Le isole e il percorso campestre potrebbero essere gestiti dal Comitato di Gestione del Parco, con l’ausilio delle organizzazioni di volontariato cittadine e la collaborazione della Protezione civile. Un modello di gestione che potrà incrementare la frequentazione del Parco».

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