Pesaro

Pesaro ripensa il futuro, dall’arretramento della ferrovia alla sfida del 5g

Il sindaco Matteo Ricci è pronto a progetti per intercettare le risorse del recovery plan. «Città covid free, connessa e verde»

Matteo Ricci e Timoteo Tiberi al Future Day

PESARO – Programmare la città del futuro, al Future Day Pesaro next generation si parla di una città libera, verde, connessa e giusta. E tra le infrastrutture la rete ferroviaria e l’arretramento della Ferrovia Fano-Pesaro.

Nel pomeriggio di sabato 5 il confronto per riprogettare e ripensare il futuro della città. «Il Covid – 19 ci schiaccia costantemente sul presente, ma questo è il momento di mettere la testa sul futuro – ha detto il sindaco Matteo Ricci -. Il 2021 potrebbe essere l’anno della rinascita, ma per far sì che sia così abbiamo bisogno di programmare il nostro futuro. Il giorno della liberazione sarà quando avremo raggiunto l’immunità di gregge. L’obiettivo è poter rimettere in moto l’economia, il lavoro, dare una risposta ai problemi sociali e tornare ad essere competitivi. Credo che nelle prossime settimane saremo costretti a parlare di qualche forma di obbligatorietà».

Una sorta di patentino free Covid-19 che consenta di accedere ai servizi (ristorante, stadi, luoghi di aggregazione). «Sarò il primo a vaccinarsi – annuncia Ricci -, per dare l’esempio a tutti».

Sulla salute pubblica: «Abbiamo riscoperto questo valore, con la legge di
bilancio presentata sono stati stanziati ulteriori fondi, fondamentali saranno anche le risorse del Mes. Rafforzare la sanità significa anche rafforzare la rete territoriale e le aree interne». In questi giorni si è parlato molto dell’ospedale nuovo, «abbiamo in testa un progetto che rafforzi Marche Nord, con l’ospedale di Muraglia, la clinica convenzionata a Fano, il presidio sanitario a Santa Croce e la strada di collegamento tra Pesaro e Fano. Se la Regione Marche vuole annullare il Project per noi non ci sono problemi, ma deve mettere la differenza per completare l’ospedale utilizzando risorse pubbliche».

Infatti, ricorda: «Ci sono altre possibilità di finanziamento: con le nuove regole di bilancio si ha la possibilità di accendere nuovi mutui, inoltre l’INAIL ha istituito un fondo cospicuo con prestiti molto convenienti per la realizzazione di strutture sociosanitarie». Ancora «la legge di Bilancio ‘21 stanzia ulteriori 2 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria, l’utilizzo delle risorse europee del fondo MES e il Recovery Plan. Non bisogna fare ingrigire un progetto al quale non c’è alternativa credibile».

Sul tema degli spazi: «L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto e stiamo
ancora vivendo ha sicuramente modificato la richiesta del mercato immobiliare. Le persone sono alla ricerca di spazi e luoghi ampi, c’è una tendenza a ritornare a vivere nei borghi e nelle zone interne».

Progettare il futuro, questa la parola chiave: «Non sappiamo come verrà usato il Recovery Fund. Come sindaci chiediamo che almeno il 10% venga dato direttamente ai Comuni, soggetto che spende meglio e più velocemente. Dobbiamo programmare e avere progetti pronti».

Connessa , un altro aggettivo per la città del futuro di Matteo Ricci:
«Dobbiamo andare avanti anche con i grandi progetti infrastrutturali che ci sembravano dei sogni e che ora hanno una possibilità di realizzazione. Tra questi: la nuova stazione del treno di Pesaro, le opere di società Autostrade, Interquartieri, secondo casello autostradale a Fano, Fano-Grosseto, opere che cercano un’accelerazione dal punto di vista della realizzazione».

Tra le priorità del Ministero delle Infrastrutture l’alta velocità Bologna-Bari. «Arretramento della ferrovia tra Pesaro e Fano – spiega Ricci –, tratto fondamentale della Pesaro-Ancona, nell’ottica del collegamento con la Capitale. Un’opportunità unica, che ci permette di trasformare l’attuale assetto ferroviario in una grande circonvallazione verde».

Altro tema, quello della Pesaro-Urbino, idea di modernizzazione già lanciata in occasione della candidatura a Capitale Europea della cultura. «Connettere significa anche giocarsi fino in fondo la sfida del 5g e della banda larga. Le città del futuro devono essere fortemente tecnologiche».

Tra i progetti discussi anche quello del Biodigestore e una nuova diga da creare per l’approvvigionamento idrico nelle aree interne del nostro territorio. In progetto anche piste ciclabili extraurbane di collegamento con sentieri, borghi e colline.

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