Pesaro

Pesaro, il 1° luglio in Duomo i funerali di Marcello Berloni. Il cordoglio di Provincia e associazioni

Proseguono in queste ore le attestazioni di cordoglio e stima da parte dei rappresentati della Provincia e della Regione. Paolini: «Perdiamo un pioniere».

Marcello Berloni
Marcello Berloni

PESARO – Si terranno il 1°luglio i funerali di Marcello Berloni, l’imprenditore pesarese mancato nella giornata del 29 giugno. Il rito funebre verrà celebrato in Duomo alle ore 16. Berloni, con il fratello Antonio aveva fondato negli anni ’60 il noto marchio di cucine, che è stato per anni un punto di riferimento globale, portando nel mondo il nome di Pesaro.

Proseguono in queste ore i ricordi e le attestazioni di cordoglio da parte delle autorità regionali che ne piangono la scomparsa: «Perdiamo un pioniere che ha contribuito fin dagli anni ’60 a portare nel mondo l’eccellenza del nostro territorio con la grande stagione del mobile – afferma il presidente della provincia Giuseppe Paolini – Le sue idee e la sua laboriosità hanno contribuito per anni all’occupazione e allo sviluppo della provincia. Con sofferenza ha vissuto la fase del passaggio della proprietà, a dimostrazione del profondo legame con il territorio. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore».

Dello stesso tenore il ricordo del Presidente di Confindustria Pesaro Baronciani «Con Marcello Berloni se ne va non solo un imprenditore storico, di prima generazione che ha creato sviluppo, occupazione e benessere nella nostra provincia, ma anche una persona semplice, fortemente legata alla sua famiglia e ai luoghi nei quali ha vissuto e operato. La notizia della sua scomparsa ci addolora profondamente: di lui ci resta un esempio di imprenditoria innovativa che ha reso famoso il nostro territorio grazie al brand che si è imposto in tutto mondo».

Anche il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha voluto esprimere pubblicamente il proprio cordoglio: «Marcello Berloni è stato uno degli esempi più chiari di quell’imprenditoria marchigiana di prima generazione che ha iniziato imparando un mestiere dal basso. Esperienza e forte abnegazione per il lavoro hanno permesso di costruire un brand che ha fatto il giro del mondo. La sua forza e il suo impegno per salvare l’azienda e i posti di lavoro resteranno un esempio indelebile».

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