Pesaro

Pesaro, emergenza idrica: i Civici e il M5S attaccano Ricci e propongono alternative come microinvasi e laghi in rete

Per Rossi il sindaco di Pesaro «tratta l'acqua come le sue ruote panoramiche». Ruggeri: «Responsabilità Pd sulla pulizia»

La consigliera regionale Ruggeri con il gruppo Progetto Acqua

PESARO – Emergenza idrica, I Civici e il M5S criticano il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Il primo cittadino aveva parlato del pozzo del Burano per le emergenze, suggerendo di aumentarne i prelievi. Ma anche di manutenzione e invasi.

Marta Ruggeri, capogruppo in consiglio regionale di M5S si è confrontata con i rappresentanti del Progetto Acqua di Urbania per un progetto alternativo. Federico Baldetti ha illustrato a Ruggeri come potrebbe essere realizzata, e con quali vantaggi, una rete di laghi artificiali lungo fiumi e torrenti per contrastare le crisi idriche dovute alle siccità estive e per assicurare una migliore gestione delle piene.
Secondo il gruppo Progetto Acqua, che ha fra i suoi rappresentanti anche Claudio Cerioni, «realizzare una serie di laghi in rete, che prelevino acqua dai fiumi solo nel momento di alta portata, rappresenta un progetto fondamentale per l’accumulo e la gestione di risorse idriche, che scarseggiano in tutta la provincia durante il periodo estivo. È un progetto che produce una rivalorizzazione veramente sostenibile per il nostro territorio e che può crescere con pochi soldi, in pochissimo tempo, in sostituzione di ciò che usiamo ora».

«Siamo in una fase di ascolto e di confronto – ha proseguito Ruggeri – ed è quindi prematuro qualsiasi giudizio sul progetto. C’è però l’impegno di favorire il dibattito e di approfondire alcuni temi nei prossimi incontri». Il gruppo Progetto Acqua di Urbania ha confermato l’intenzione di lavorare a un intervento pilota.

Per Ruggeri bisogna evitare di abusare del prelievo da risorse strategiche come il pozzo del Burano, che dovrebbe essere usato con parsimonia nel rispetto dei tempi naturali di ricarica delle sue acque profonde.
Conclude Ruggeri: «Prima di pensare a un nuovo grande invaso, che richiederebbe molti anni per essere realizzato e messo in funzione e che avrebbe impatti sia ambientali sia paesaggistici, si dovrebbe cominciare dalla pulizia più frequente degli invasi esistenti. È tardiva in tal senso la richiesta rilanciata dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che omette le responsabilità del Pd al governo della Regione nelle passate legislature. Servono inoltre congrui investimenti, in manutenzione straordinaria della rete, per abbattere sotto la soglia del 20 per cento la dispersione idrica causata dalle perdite. Su questi fronti dovrebbero essere spese prioritariamente le risorse del Pnrr».

Giacomo Rossi di Civici Marche

Il Consigliere regionale dei Civici Marche, Giacomo Rossi, risponde al Sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Dovrebbe essere più cauto. Non si può infatti parlare di questioni importanti come quella idrica come se fossero le sue ruote panoramiche. Ricci, prima di parlare di mega invasi o di apertura della riserva idrica strategica del Pozzo del Burano, approfondisca le alternative che cittadini, associazioni e numerosi rappresentanti politici di quasi tutti gli schieramenti stanno proponendo da tempo ad Aato, gestori ed istituzioni: mi riferisco alla pulizia degli invasi esistenti, i desalinatori, la purificazione delle falde acquifere costiere, la risistemazione della rete idrica che perde di media un 33% di acqua e la creazione di microinvasi. Proprio sulla pulizia degli invasi esistenti – continua Rossi – Ricci non può di certo attaccare la Regione che in pochi mesi ha fatto quello che il suo partito non ha fatto per anni, avviando con Enel l’iter che porterà alla pulizia degli stessi. Inoltre faccio notare al Sindaco che davanti a casa sua, nel suo mare, senza pregiudicare le riserve interne e i nostri fiumi, avrebbe una riserva infinita di acqua da poter desalinizzare come stanno facendo tante nazioni del mondo, con ditte del nostro Territorio».

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