Pesaro

Pesaro, doveva accudire un paraplegico ma spende tutti soldi dell’invalido alle slot machine

La Polizia ha fatto luce su un 50enne calabrese che aveva in affido un 30enne tedesco. Denunciato

La Questura di Pesaro

PESARO – Svuota il conto del ragazzo paraplegico che avrebbe dovuto accudire. Non solo, costringeva il giovane a passare interi pomeriggi alla sala delle slot machine.

La storia nasce da una segnalazione arrivata alla Questura di Pesaro da parte di una addetta alla sala slot di Pesaro. All’interno c’era stato un litigio perché la donna aveva visto per giorni e giorni un uomo giocare tutto il pomeriggio alle slot machine mentre aveva accanto un 30enne sulla sedia a rotelle, paraplegico. Per la commessa quel luogo non era idoneo al ragazzo e aveva trovato il coraggio di lamentarsi con l’accompagnatore.
La volante era intervenuta sul posto e aveva avuto una risposta dall’uomo, un 50enne calabrese, che diceva di avere in affido il ragazzo, un tedesco rimasto paraplegico a seguito di un incidente sul lavoro, dagli zii. I genitori erano morti e i suoi parenti più stretti erano dovuti andare in Germania per sbrigare degli affari di lavoro. Oggi gli zii vivono a Cattolica e si prendono cura del ragazzo assieme agli assistenti sociali del comune romagnolo. Ma per via di questo viaggio si erano affidati all’accompagnatore, una persona che aveva nel tempo conquistato la loro fiducia.

La polizia, nell’ambito delle operazioni a tutela delle persone fragili, ha chiamato i servizi sociali e gli zii sono tornati a Cattolica dove hanno scoperto la verità. L’accompagnatore aveva anche la carta di credito per provvedere alle spese per il ragazzo e la possibilità di alloggiare nell’abitazione. Il giovane percepisce una pensione di invalidità di 2500 euro al mese, tutti soldi bruciati al gioco dall’accompagnatore.
Ludopatico, aveva iniziato a spendere tutto alle slot machine, trascurando il ragazzo, trovato in condizioni igienico sanitarie e di benessere precario. Non solo, si era impossessato anche dei beni in casa, sempre per spenderne i proventi alle slot. Un ammanco da decine di migliaia di euro in poche settimane. Non erano neppure state pagate le utenze e le spese necessarie per il sostentamento del ragazzo.
Gli zii hanno presentato la denuncia ai carabinieri di Cattolica.

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