Pesaro

Pesaro, dipartimento materno infantile: il 5 dicembre riaprono i reparti

Il consigliere Biancani: «In due anni di chiusura mobilità passiva aumentata del 20%. Evitare di assumere tramite agenzie private»

L'ospedale di Pesaro

PESARO – Dipartimento materno infantile, lunedì 5 dicembre riapre il reparto di Pesaro a due anni dalla chiusura. Negli ultimi giorni erano stati sollevati diversi dubbi rispetto alla riapertura per la carenza di personale.

Il consigliere regionale Andrea Biancani spiega come stanno le cose: «La riapertura del reparto materno-infantile di Pesaro, è una buona notizia, non solo perché stiamo parlando della seconda città delle Marche e del co-capoluogo di Provincia, a cui fanno riferimento circa 150 mila persone, ma soprattutto perché è l’unico della provincia in grado di garantire risposte immediate in caso di complicazioni ed emergenze. A Pesaro il reparto materno-infantile è in grado di garantire risposte tempestive e multidisciplinari grazie alla collaborazione diretta con la rete di Emergenza-urgenza e in particolare con i reparti di chirurgia, urologia, emodinamica e il centro trasfusionale».

Il consigliere precisa: «Al contrario oggi, in caso di complicazioni, a Fano, madri e bambini devono essere trasferiti d’urgenza a Pesaro. Sarebbe stato assurdo continuare a tenere chiuso proprio il reparto di Pesaro, il presidio con i maggiori livelli di sicurezza in caso di emergenze e anche tra i più attrezzati. In queste ultime settimane mi ha stupito che sia stato proprio chi oggi guida quel reparto a dichiarare che l’ospedale di Fano era in grado di dare le stesse risposte rispetto a Pesaro.

La chiusura di Pesaro, ha inoltre creato non pochi disagi alle famiglie di Pesaro e dell’intera vallata del Foglia. La chiusura del Dipartimento materno-infantile di Pesaro ha anche portato ad un incremento, di circa il 20%, dei parti effettuati nei punti nascita dell’Emilia Romagna, un aumento della mobilità passiva che a tutt’oggi, a emergenza terminata, non si e bloccata. Adesso mi auguro che la Regione definisca i concorsi quanto prima per assumere i medici e il personale necessario evitando così di utilizzare personale medico di agenzie private».

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