Pesaro

Pesaro, controlli a raffica oltre 1000 persone multate dall’inizio della quarantena

Verifiche intensificate durante le feste pasquali. Ma vengono segnalate persone che corrono, vanno in bici e fanno passeggiate. Tolleranza zero

Gli agenti della municipale durante le verifiche

PESARO – Controlli a tappeto, ciclabili chiuse, strade presidiate, ma c’è ancora tanta gente in giro senza motivo. E non c’è da stupirsi se dall’inizio del confinamento le persone sanzionate in provincia di Pesaro hanno superato le 1000 unità.

I controlli della polizia provinciale

La Prefettura ha disposto controlli a tappeto per le festività di Pasqua con l’impiego di centinaia di uomini delle forze di Polizia ma anche motovedette in acqua per controllare le spiagge ed elicotteri per controllare parchi e i luoghi del pic nic.

A Pesaro sono sta chiuse le ciclabili Lungofiume (IperConad), Pesaro-Fano (Sottomonte) e Lungofoglia (Baia Flaminia). Vengono controllate dai vigili urbani. E le segnalazioni di persone che fanno jogging o vanno in bici non mancano.

La Prefettura di Pesaro di Pesaro e Urbino informa che nella giornata del 10 aprile, le persone controllate ai fini della verifica dell’osservanza delle misure di contenimento adottate dalle competenti autorità, sono state 1886.

A 51 di loro sono state contestate violazioni inerenti ai divieti di spostamento. La multa va da 400 a 3000 euro.

Nella stessa giornata sono state controllate 369 attività e esercizi commerciali senza la contestazione di illeciti.

Dall’inizio del confinamento, sono stati 30493 i controlli con ben 1007 persone sanzionate. Inizialmente si trattava di una denuncia penale, ora una sanzione pecuniaria.

Controlli in strada

A controllare le strade interne non solo i carabinieri forestali, ma anche la Polizia Provinciale che monitora i luoghi più sensibili per scongiurare eventuali assembramenti. «Ringrazio il comandante Daniele Gattoni e tutti gli agenti della polizia provinciale per l’intensa attività di questo periodo – evidenzia il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini – Nonostante l’organico ridotto in seguito alla riforma delle Province, che ha di fatto portato ad un mancato turn over con il blocco delle assunzioni, non è mai venuta meno la loro disponibilità».

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