Pesaro

Pesaro, tornano i centri estivi 0-6 anni. Andreolli e Marchionni: «Dimenticati alcuni quartieri»

L'assessore Murgia: «Un plesso in più». Per i consiglieri d'opposizione invece: «La zona sud della città è scoperta, disagi per le famiglie»

I consiglieri Andreolli e Marchionni

PESARO – Tornano i servizi estivi 0-6 anni del Comune di Pesaro, il centrodestra polemizza sul servizio che non garantirebbe una equa distribuzione nella città.

Il servizio sarà attivo per 4 settimane, a partire dal 4 luglio, ai piccoli della città «garantendo una proposta di qualità alle famiglie e ai bambini del territorio che potranno tornare negli spazi educativi, in estate, vivendoli con le modalità pre-pandemiche» dice Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza nel presentare le novità 2022 di un servizio a cui è possibile iscriversi dal 14 aprile. 

«Il Comune ha potenziato il servizio per la fascia dei più piccoli aggiungendo un plesso ai 4 solitamente aperti in estate fino al 2019». Poi è arrivata la pandemia: «Il 2020 e il 2021 sono stati anni condizionati dalle regole anti-Covid19 che hanno modificato l’offerta ordinaria del servizio». Le famiglie dei piccoli di età compresa tra gli 0 e i 3 anni potranno presentare domanda d’iscrizione ai nidi Albero Azzurro (Santa Veneranda), Mondo Gaio (Pantano) e Aquilone (Villa San Martino). Saranno inoltre aperti anche Mille storie (Colombarone) e Nuvole di Cotone (Borgo Santa Maria) che prevedono ordinariamente la loro attività fino a luglio (in questi due casi, quindi, l’iscrizione non è necessaria). 

I nidi comunali garantiranno una capacità ricettiva di circa 190 posti, dislocati in 5 plessi: «In totale accoglieranno 49 bimbi in più rispetto al 2019; 14 sono i posti che si vanno ad aggiungere all’offerta pomeridiana». 

Confermati i posti del 2019 per la fascia 3-6 anni, nelle 5 scuole dell’infanzia: Poi Poi (Q12), Grande quercia (Q10), Peter Pan (Q11), Mary Poppins (Q6), Giardino Fantastico (Q7). «In questo caso abbiamo aumentato le ore pomeridiane previste dal servizio: ai plessi che già lo offrivano, abbiamo aggiunto ulteriori due scuole che faranno prolungamento pomeridiano fino alle 16. Quindi avremo 3 plessi aperti fino alle 16, 1 fino alle 14:15 e 1 fino alle 18:15». 

Rimangono invariati sia le tariffe, sia i criteri di composizione delle graduatorie.

I consiglieri Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro) e Dario Andreolli (Lega) criticano la scelta del Comune sui centri estivi che costringerà le famiglie dei piccoli di età compresa tra gli 0 e i 3 anni a presentare domanda d’iscrizione ai nidi Albero Azzurro (Santa Veneranda), Mondo Gaio (Pantano) e Aquilone (Villa San Martino). Saranno inoltre aperti anche Mille storie (Colombarone) e Nuvole di Cotone (Borgo Santa Maria) che prevedono ordinariamente la loro attività fino a luglio (in questi due casi, quindi, l’iscrizione non è necessaria).  «Con stupore abbiamo appreso della scelta delle ubicazioni dei nidi di infanzia per il centro estivo.  Occorre rivedere la scelta perchè parziale visto che sono stati dimenticati molti quartieri della città. Questa decisione inaspettata creerà molti disagi a tante famiglie per un servizio importante. Abbiamo richiesto la convocazione della commissione comunale per ridiscutere questa scelta».

«Non possiamo essere soddisfatti di una scelta che non preveda di avere un centro estivo del nido nella zona sud della città come succedeva negli altri anni. Fatichiamo a comprendere le regioni di tale scelta. Muraglia, Loreto, Centro Storico, Porto, tutte zone dimenticare dall’assessorato. Non si possono non considerare le esigenze delle famiglie di quelle zone che dovranno attraversare la città per riuscire ad utilizzare il servizio del nido estivo del mese dì Luglio, rendendo ancor più complicato conciliare i tempi dell’attività lavorativa.
Condividiamo le proteste di molte famiglie che stanno dimostrando la loro contrarietà nei confronti di questa scelta inopportuna. Se non altro le famiglie avrebbero tutto il tempo di organizzarsi in maniera alternativa e più completa considerando anche il fatto che i centri estivi per la fascia 0-3 sono meno diffusi, anche se la richiesta non è mai mancata».

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