Pesaro

Pesaro, il Comune acquisisce il parcheggio di Porta Cappuccina: via all’esproprio

Dopo ricorsi giudiziari e transenne finalmente si sblocca lo spazio dietro la stazione: 600 mila euro per l'esproprio

Il parcheggio di Porta Cappuccina chiuso

PESARO – Uno dei parcheggi chiave per la città di Pesaro, quello dietro la stazione. Sì unanime del Consiglio per la “Realizzazione del parcheggio pubblico “Porta Cappuccina” a sud della stazione ferroviaria” per la quale si chiede l’“Approvazione del progetto definitivo-esecutivo”, che “costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico vigente”.

Un’area chiave, di proprietà di privati, che era stata chiusa mesi fa dopo un contenzioso. Una cronistoria che ha visto diversi stop and go per la fine del comodato d’uso.

L’assessore Pozzi ha presentato il progetto. «Un’area bianca ad oggi utilizzata da tantissimi pesaresi e pendolari e che dà risposta anche per la sosta per il centro storico» dopo aver ricordato i tre parcheggi inaugurati negli ultimi 18 mesi dall’Amministrazione: quello «perimetrale a quello di cui stiamo discutendo; quello di Villa Marina e il “nuovo” San Decenzio, al servizio dei fruitori del mercato, e di coloro che si recano al cimitero centrale e che si completerà con la “fase due” dello stesso con nuove alberature».

Per utilizzarlo regolarmente come parcheggio al servizio della città, «è necessaria l’acquisizione mediante esproprio». Il progetto prevede la realizzazione di 145 posti auto (di cui 6 per persone con disabilità) con la predisposizione per la sosta di auto elettriche (con colonnine per la ricarica). Il totale dell’area d’intervento è di circa 4mila mq a cui si aggiungono, nella parte ovest, 1300mq di un’area verde già presente e che rimarrà inalterata: schermerà il parcheggio dal Parco Miralfiore. L’intervento prevede: posa in opera di cordoli lungo parte del perimetro e per la formazione di aiuole centrali; realizzazione di una recinzione con paletti in ferro e maglia metallica a confine con l’area verde; realizzazione di pavimentazione del parcheggio in stabilizzato; installazione di segnaletica verticale e orizzontale; impianto di illuminazione; messa a dimora di 14 alberature. L’importo complessivo del progetto ammonta a 673.300€ di cui 73.588€ per lavori «che non andranno a impattare sulla permeabilizzazione dell’area» e di 587.000€ di spese per espropri. La delibera prevede inoltre il cambio destinazione d’uso dell’area che passa dall’attuale “parcheggio coperto” a quella di “parcheggio scoperto” e che viene scorporata dalla Umi 0093 del PRG. 

Il consigliere Dario Andreolli ha sottolineato: «Mi fa piacere si dia compimento a una strada intrapresa dal Consiglio anni fa e a cui sembrava impossibile giungere a causa di una vertenza giuridica che creava difficoltà già dal punto di partenza. Speriamo si proceda spediti coi lavori». Il consigliere ha chiesto di «limitare l’uso del parcheggio alle sole automobili». 

I consiglieri Anna Maria Mattioli e Lorenzo Montesi rilevano: «Acquisiamo una delle più importanti aree di sosta per incentivare lo scambio modale sostenibile. Parcheggio “Porta Cappuccina” da ben tre anni l’amministrazione aveva messo a bilancio 600milaeuro per acquisirlo dai privati e dopo un lungo iter legale oggi l’area è libera da ogni vincolo. Una vittoria per la giunta Ricci che tenacemente ha creduto sull’importanza di questa operazione, per i lavoratori e studenti pendolari, per chi lascia l’auto ed entra a piedi in centro storico, a titolo completamente gratuito senza alcun pedaggio aggiuntivo».

Petretti ha detto: «Nel 2019 ha avuto inizio l’iter procedurale che ha individuato l’area come strategica per la città. Ci sono stati “stop & go” continui fino a oggi. Votiamo un investimento che mette in risalto diversi elementi: recupera, anche esteticamente, una zona dal suolo dissestato; dà un servizio ai pendolari (perché la sosta sarà gratuita); rivaluta l’intera area e darà un beneficio alle attività del centro». Buono anche lo strumento «dell’esproprio per pubblica utilità» e il progetto, «che darà posti per persone con disabilità, prevede alberature, posti per auto elettriche». 

Malandrino si augura che «quanto detto – che non verrà consumato o permeabilizzato altro suolo – sarà rispettato». 

A. Marchionni: «Confermiamo l’utilità dell’opera. Ci auguriamo l’area venga illuminata e sottolineo l’importanza della non permeabilizzazione del suolo». 

Sperindei chiede: «Una buona illuminazione del parcheggio e magari anche l’istallazione di telecamere». 

Vanzolini: «Soddisfatti per la soluzione e per come è stata pensata la riprogettazione del parcheggio». 

E. Gambini: «Mi auguro che il parcheggio sia da stimolo all’uso di navette che portino i pendolari in altri luoghi delle città e non un parcheggio adibito a sosta stabile di camper, come succede a Villa San Martino». 

© riproduzione riservata