Pesaro

Pesaro, il centrodestra: «Vecchio Palas simbolo di fallimento: sette anni di rinvii e costi triplicati»

I consiglieri attaccano il sindaco Ricci: «Spese passate da 3,5 a 10,5 milioni. Tanti annunci e tante incompiute della giunta».

Il Palas

PESARO – Vecchio Palas, un cantiere infinito. I consiglieri comunali di Lega, prima c’è Pesaro- FDI e Forza Italia rispondono al sindaco Ricci che dal palco della Festa dell’Unità ha dichiarato che il vecchio Palas sarà uno schiaffo al centrodestra. 

«Il sindaco è presuntuoso e fuori dalla realtà. Dopo 7 anni di bugie e rinvii, dopo i costi triplicati da 3,5 a 10,5 milioni di euro, il vecchio Palas è il simbolo dell’incapacità, uno schiaffo in faccia ai pesaresi stanchi di una quotidiana propaganda parolaia. Un’opera che rappresenta e rappresenterà sempre il simbolo dell’inefficienza e dello sperpero di denaro pubblico: sette anni di annunci e promesse, un triplicamento dei costi, una fretta costante ad ogni passaggio che ha impedito di prendere soluzioni ottimali. A questo si aggiungono le tante incompiute che vanno dall’ex tribunale, a palazzo Ricci, al San Domenico. A questo si aggiunge il cantiere lumaca del ponte cavalcavia. A questo si aggiungono le risorse buttate via (150.000 euro) per i progetti megalomani come la Rambla. A questo si aggiungono gli zero investimenti in ambito ambientale di Marchemultiservizi nella città per rifiuti ed acqua. In che città vive Ricci che tratta questi fallimenti come se fossero successi?».

Per i consiglieri «il sindaco Ricci ha scelto di barattare il suo futuro con quello della città, costruendo una giunta in base alle sue personali convenienze e non sulla base delle competenze come dimostra l’inserimento dell’assessora alla decrescita dei cinque stelle e dell’assessora all’ambientalismo da salotto di Verdi Europa che hanno alimentato una giunta litigiosa ed in guerra tutti contro tutti. Ricci al posto che gettare fango sul centrodestra provi a spiegare i suoi silenzi e la sua totale assenza nelle vicende che legano il Cda di Marchemultiservizi con la discarica di Riceci. Al posto che cascare dalle nuvole spieghi perché ancora non ha fatto dimettere il presidente di Marchemultiservizi che, stando a quanto ha detto, non lo ha mai informato di un’operazione scellerata come quella votata dal Cda».  

«L’unica cosa di cui consolarci è constatare come in questi anni Ricci non abbia mai azzeccato un pronostico. Lo sanno bene Mangialardi, Bonaccini, Simonella, ai cui Ricci aveva profetizzato vittoria certa trasformatasi in clamorosa sconfitta. Al posto che tentare di emulare le profezie di Fassino, invitiamo il sindaco Ricci ad essere molto più umile e meno strafottente. Se, camminando per strada, non ha ancora trovato nessun cittadino pentito di averlo votato e perché forse in questi anni il sindaco Ricci ha preferito camminare a Roma in giro tra gli studi televisivi, piuttosto che a Pesaro non accorgendosi dei tanti problemi a cui non ha mai dato una risposta».

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