Pesaro

Campo di Marte a pagamento, Lega Pesaro attacca: «Il Comune fa cassa nel nome della sostenibilità»

A pochi giorni dall'annuncio del sindaco Ricci riguardo il pagamento dei parcheggi, i consiglieri ribattono: «Misura inopportuna in questa fase»

I componenti della Lega Pesaro

PESARO – Sono passati pochi giorni dall’annuncio del sindaco Ricci che ha spiegato che dal 19 giugno il parcheggio a Campo di Marte sarà a pagamento nei weekend. Non mancano le critiche da parte della Lega cittadina, che attacca: «Rendere quest’anno a pagamento il parcheggio di Campo di Marte a Baia Flaminia nel weekend è una misura inopportuna considerato il particolare periodo che stiamo ancora vivendo. Riteniamo opportuno ritardare di almeno un anno questo provvedimento, visto che molti cittadini, a causa della pandemia, non sono inclini ad utilizzare la navetta. La visione (o meglio la non-visione) altalenante di questa amministrazione sulla mobilità sostenibile è destabilizzante per il cittadino. Si costruiscono nuovi parcheggi non scambiatori e poi si invita a prendere le navette. Come sempre ci si muove a spot, senza una strategia chiara e definita e senza una visione completa di come gestire la viabilità e la sosta in una delle zone più importanti e frequentate della città. Il tutto condito con l’introduzione di nuove tasse e balzelli che andranno solo a penalizzare i cittadini. Va trovata, inoltre, una soluzione per quei lavoratori che non possono pagare per andare a lavorare in spiaggia nel weekend». 

Unanime la critica che si solleva anche dai consiglieri Giovanni Dallasta, Dario Andreolli, Roberto Biagiotti, Francesco Totaro, Andrea Marchionni è aspra.

«Non si possono confondere i provvedimenti fatti per far cassa con scelte di mobilità sostenibile. Certamente non va autorizzata una sosta selvaggia a baia Flaminia, ma lo stesso tempo non c’è motivo per rendere quest’anno a pagamento quel parcheggio Avremmo preferito, inoltre, che questa scelta fosse stata in primo luogo discussa nelle commissioni di competenza, in secondo luogo che non fosse stata comunicata in modo parziale attraverso i giornali, ma attraverso un piano complessivo strategico».

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