Pesaro

Pesaro: Auditorium Scavolini, Perricci: «Cantiere senza fine, visibili crepe. Quanto ci costa?»

La candidata sindaco di Vieni Oltre: «Nessuna traccia della farmacia e del ristorante. Brutto biglietto da visita»

Crepe al palas

PESARO – Palas, la polemica non si placa. Un cantiere tribolato e che continua a far parlare di sè anche dopo l’inaugurazione.

Il candidato sindaco Pia Perricci parla dell’Auditorium Scavolini. «Nel settembre 2015 il sindaco Ricci, con un proclamo annunciava la ristrutturazione del vecchio Palas prevedendo un investimento di 3.600.000 euro. Dopo annunci e nuovi lavori il costo totale del cantiere è arrivato oltre 10 milioni di euro. Inaugurazione realizzata con tanto di proclami nel febbraio 2024 da parte del Comune e dell’Assessore Pozzi, e la mente corre veloce al taglio del nastro con tanto di festeggiamenti ma soprattutto al richiamo culturale e turistico che l’Auditorium avrebbe fatto suo con appuntamenti musicali, convegni ed eventi di sportivi, e per non far mancare nulla al turista ma anche al cittadino pesarese, era prevista ed annunciata la presenza di un ristorante che avrebbe potuto coccolare tutti prima o dopo gli eventi e finanche di una farmacia».

 L’opposizione ha più volte criticato la gestione del cantiere. Un cantiere con vari stop, come quello imposto dai carabinieri del Nil per delle irregolarità. Polemiche politiche per l’operazione di ristrutturazione e i soldi spesi. Un caso finito anche in consiglio con il sindaco pronto a dare spiegazioni.

Crepe al palas

Ma c’è di più. «Dopo il matrimonio si scoprono gli inganni. Purtroppo non esiste il ristorante. Purtroppo non esiste la farmacia – che peraltro pare aver iniziato una causa giudiziale e purtroppo l’Auditorium Scavolini ad oggi, e quindi, dopo ben tre mesi dall’inaugurazione è ancora un cantiere aperto. All’interno vi è la presenza di impalcature, cemento, mattoni forati a vista, luoghi del tutto ancora allo stato grezzo, senza alcuna protezione di sicurezza per gli eventuali visitatori. Per non scordare che il Palace, a seguito di convenzione con il Comune è stato dato in gestione all’Aspes fino a fine anno. La domanda nasce spontanea: nel momento dell’inaugurazione, chi ha rilasciato la licenza di agibilità seppur temporanea dell’auditorium? Qual era il grado di sicurezza assicurato a tutti i visitatori? Con quale permesso è stato non solo inaugurato, ma anche, aperto al pubblico l’auditorium che allo stato attuale risulta essere ancora in fase di costruzione? Per altro non è dato sapere, neppure a quanto ammonti il costo delle opere ancora da realizzare senza scordare che all’esterno dell’auditorium Scavolini sono già ben visibili numerose crepe, che i più garantisti sicuramente giustificheranno come assestamento geologico dell’immobile, ma vi è anche la presenza di staccamento dell’intonaco. Un bel biglietto da visita per Pesaro capitale della cultura».

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