Pesaro

Pesaro, arrivano i buoni spesa da 20 euro. Cosa occorre fare per ottenerli

Il sindaco Matteo Ricci ha presentato l'operazione del Comune che dovrebbe aiutare 2.500 famiglie: «È evidente la fiducia che diamo alla responsabilità delle persone. Chieda il buono chi davvero ne ha bisogno»

Il sindaco Matteo Ricci illustra l'operazione

PESARO – Buoni spesa per famiglie e persone in difficoltà, 25 mila voucher da 20 euro ciascuno. Una operazione messa in atto dall’amministrazione comunale per aiutare 2.500 famiglie. Sette voucher per una persona, 10 voucher per due persone e così via. Ecco come funziona, tutti i requisiti per fare domanda e come vengono portati a casa.

A spiegarlo è stato il sindaco Matteo Ricci in conferenza stampa.

I buoni potranno essere utilizzati entro il 30 aprile. «Verranno assegnati in base alla composizione del nucleo familiare», chiarisce Ricci. Se il nucleo si compone di una sola persona, verranno distribuiti sette voucher per un importo di 140 euro. Con due componenti  saranno consegnati in tutto 10 voucher, cioè 200 euro. E ancora: 13 voucher (260 euro) per un nucleo di tre membri; 16 voucher (320 euro) con quattro componenti; 380 euro (19 voucher) da cinque membri in su. Quindi: «Se prendiamo una famiglia di due persone come media, quindi 200 euro di voucher, siamo in grado di dare una risposta a 2.500 famiglie stimate. Un’azione non banale».

I CRITERI – «Per accedere abbiamo stabilito criteri generali e un meccanismo legato all’autocertificazione», puntualizza il sindaco. Potranno fare richiesta persone in condizioni di fragilità economica a causa del coronavirus: «Chi non ha reddito e chi ha perso lavoro, purché non abbiano ammortizzatori sociali o reddito di cittadinanza superiore ai 600 euro per nucleo». L’altro criterio posto è il saldo sul conto corrente o alle Poste, «che non deve essere superiore ai 10mila euro». Così «andiamo incontro ai nuclei che si sono ritrovati dalla mattina alla sera in difficoltà, senza ammortizzatori. E che non hanno riserve da parte a cui attingere».

Le 250 famiglie già seguite dai Servizi sociali «dovranno continuare a rivolgersi agli assistenti sociali per avere il buono». Tutti gli altri, per fare richiesta, dovranno «telefonare al numero specifico, mandare una mail o un messaggio nei canali dedicati attivati» (info e domande: 0721.1747910; whatsapp: 333.6180133; mail: emergenza.alimentare@comune.pesaro.pu.it; orario apertura uffici: 8.30-17.30).

«Per chi rientra nei criteri, chiediamo di fare domanda entro venerdì 3 aprile alle ore 17.30. Da sabato mattina, infatti, vogliamo cominciare a consegnare i primi buoni».

«Siamo pronti sui buoni spesa», sottolinea Matteo Ricci. A meno di 48 ore dalla firma dell’ordinanza del capo della protezione civile Angelo Borrelli, che ha assegnato a Pesaro un fondo di circa 503mila euro stanziato dal governo, il sindaco porta la delibera in giunta. Con il via libera ai «25mila voucher, da 20 euro ciascuno, per l’acquisto di beni di prima necessità» che il Comune erogherà per le fasce più deboli. «Si tratta di una risposta che contiamo di dare a 2.500 famiglie stimate. Un’operazione rilevante».

Osserva il sindaco: «Si è scelto il meccanismo più veloce e semplice possibile. Abbiamo deciso di farlo insieme agli altri Comuni dell’ambito sociale. Ovvero Gabicce, Gradara, Tavullia, Vallefoglia, Montelabbate, Mombaroccio e Monteciccardo, con cui già gestiamo una parte importante dei servizi sociali. I criteri approvati oggi, quindi, sono stati condivisi ieri nelle grandi linee con gli altri sindaci».

Si è optato per una taglia «abbastanza bassa, in modo che i buoni possano essere utilizzati non solo nei supermercati ma anche nei negozi. Il Comune ha già soldi in cassa, quindi dalla prossima settimana potremo pagare gli esercenti. È vietato dare il resto, quindi non possono girare soldi. Anche se nei piccoli negozi, se non saranno spesi tutti i 20 euro in un giorno, il voucher potrà essere consumato in accordo con l’esercente su più giorni. Penso al fruttivendolo piuttosto che al fornaio». 

I voucher saranno recapitati nelle case «grazie ai quartieri, che insieme ai volontari della protezione civile e ai vigili si organizzeranno via per via.  Da un lato, infatti, vogliamo evitare aggregazione di persone che fanno la fila. Allo stesso tempo così tuteleremo il più possibile la privacy».

Afferma il sindaco: «Alla chiusura della ‘prima chiamata’ di venerdì saremo in grado di avere i numeri. Se le domande saranno minori rispetto ai 2.500 che ci attendiamo, da lunedì allargheremo un po’ i criteri e faremo una nuova chiamata. Se invece saranno di più valuteremo come procedere, a seconda dell’entità della richiesta». Ancora: «Il meccanismo fa leva sulla responsabilità della gente. Alla consegna dei voucher verrà fatta firmare l’autocertificazione. La prossima settimana faremo i controlli: con la certificazione del falso si rischia la denuncia penale. È evidente la fiducia che diamo alla responsabilità delle persone. Chieda il buono chi davvero ne ha bisogno». Da segnalare che il voucher potrà essere utilizzato in tutti i Comuni dell’Ambito sociale.

Evidenzia l’assessore alla Solidarietà Sara Mengucci: «È un’operazione in evoluzione, in una situazione di emergenza nuova per tutti dove abbiamo avuto già richieste di sostegno da parte dei cittadini. Il meccanismo mira a intercettare nuove situazioni di povertà, conseguenti all’emergenza coronavirus, oltre alle 250 famiglie pesaresi che già sono seguite dai servizi sociali. Vogliamo farlo in modo rapido, così da potere avere altro tempo a disposizione e verificare di non aver tralasciato nessuno».

Chiude l’assessore al Bilancio Riccardo Pozzi: «I buoni saranno spendibili in tutte le attività commerciali di prima necessità (incluse le farmacie, ndr). Ci sono grandi catene che si sono già attivate in queste ore, annunciando un ulteriore 10 per cento di sconto ai cittadini che pagheranno con i voucher: hanno aderito IperConad, IperCoop e Farmacie Comunali. Invito tutte le attività che hanno la possibilità a farsi avanti, andando incontro a questi cittadini».