Pesaro

Pesaro, accoltellato al festino: in arresto un 18enne di Rimini

La Squadra Mobile ha portato in carcere un ragazzo di origini campane. Avrebbe sferrato la coltellata al 21enne moldavo

La zona del festino

PESARO – Accoltellamento al festino in campagna, arrestato il presunto responsabile. Si tratta di un ragazzo riminese di 18 anni.

Il personale della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile di Pesaro, a conclusione di una mirata attività di indagine, ha proceduto alla cattura del responsabile dell’accoltellamento di un cittadino moldavo, verificatosi nella notte tra sabato e domenica scorsi, durante lo svolgimento di una festa organizzata da giovani pesaresi in un’area verde ai margini di questo centro cittadino, in strada dei Condotti.

La dettagliata ricostruzione degli avvenimenti effettuata dagli investigatori tramite un’incessante indagine, supportata da attività tecnica, raccolta degli elementi indiziari, testimonianze dei giovani presenti,  sopralluoghi, ha permesso al pubblico ministero titolare delle indagini, di richiedere ed ottenere dal Gip, in tempi brevissimi, la misura della custodia cautelare e di conseguenza, di arrestare e di condurre in carcere colui che era stato individuato come l’autore del gesto.

La festa realizzata nella notte tra sabato e domenica ha visto quali protagonisti proprio ragazzi di vent’anni che incuranti anche delle norme anticovid e di quelle amministrative in riferimento alla sicurezza dei luoghi, hanno creato una occasione di incontro proseguita e terminata bruscamente con i fatti ormai già noti.

 L’attività della Volante sul posto e quella della Squadra Mobile iniziata poco dopo con l’attività investigativa, è proseguita ininterrottamente per tutta la domenica raggiungendo già dalla prima della serata l’individuazione del gruppo di soggetti di origini napoletane, costituito da 3 ventenni provenienti da Rimini.

Grazie alla tempestività dei minuziosi accertamenti e all’ascolto dei numerosi testimoni, si è giunti all’individuazione uno dei tre ragazzi e dell’autovettura utilizzata per raggiungere Pesaro e poi per la fuga. Da questo ultimo dato si è poi risaliti anche agli altri due componenti del terzetto.

 Le stesse testimonianze hanno permesso di accertare quale dei tre era stato colui che aveva estratto il coltello e colpito il giovane moldavo alla schiena. In particolare, l’autore del gesto era fuggito immediatamente dopo poiché il coltello era rimasto conficcato nella schiena per alcuni minuti visto che quest’ultimo non era riuscito ad estrarlo, data la conformazione dell’arma.

La Questura sottolinea: «La cronaca ormai giornaliera di risse, litigi, accoltellamenti, spedizione punitive, tra giovani e anche giovanissimi dovrebbe stimolare un’approfondita riflessione su questa delicata fascia di età che, spesso lasciata a se stessa e senza punti di riferimento significativi, non sempre risulta in grado di ben orientare il suo stile di vita. In tale contesto l’uso smodato di superalcolici e droghe finalizzato allo sballo e al divertimento senza freni, facilita gli scontri fisici, ai quali non di rado conseguono lesioni anche gravi, se non la morte».

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