Pesaro

Pesaro 24, Varotti: «Promozione e chiarezza sui programmi o perderemo »

Il direttore Confcommercio commenta le parole dell'albergatore Filippetti. «Siano stimolo, la città non è solo stazione balneare»

Varotti e Trufelli di Confcommercio Marche Nord

PESARO – Il dibattito sul turismo è caldo. Prima le parole dell’albergatore Nardo Filippetti che ha bollato la città come non pronta per la Capitale della Cultura 2024. Poi la replica dell’assessore Vimini e infine le parole di Confesercenti.

Sul tema interviene anche Confcommercio Marche Nord. «Da alcune settimane – esordisce Amerigo Varotti, Direttore Generale Confcommercio Marche Nord – ci stiamo confrontando con Nardo Filippetti sul presente e sul futuro del turismo pesarese, sulle criticità ed i problemi ma anche sulle opportunità scaturite dal riconoscimento di Capitale italiana della cultura 2024. Un confronto, come è nostra abitudine, “senza peli sulla lingua” sui ritardi nelle attività di promozione che non hanno consentito alla Città di Pesaro di comparire tra le principali destinazioni turistiche del Paese pur avendo una offerta turistica di grande rilievo trainata dal mare, dal Parco Regionale del San Bartolo ma anche da un patrimonio artistico, culturale ed architettonico di primo piano. Una Città di mare con alle spalle un centro storico e nelle immediate vicinanze colline e borghi di grande fascino. Una Città ricca di storie imprenditoriali legate alla produzione ed alla manifattura che, negli ultimi anni, sta ipotizzando un nuovo modello di sviluppo legato anche alla valorizzazione della bellezza, del turismo e della cultura. E ciò grazie anche agli imprenditori del turismo ed agli albergatori che stanno investendo sulla riqualificazione ed ammodernamento delle strutture ricettive; sulla trasformazione dei tanti, troppi, alberghi chiusi da tempo in moderne e qualificate residenze alberghiere».

Per Varotti: «Pesaro non è una “stazione balneare” come scrive chi di turismo e di economia turistica ha letto semplicemente qualche romanzo del secolo scorso quando le famiglie ricche andavano a “fare i bagni” in qualche stabilimento balneare in qualche località marina. Pesaro – prosegue Varotti – è una città complessa, ricca di enormi opportunità in primo luogo legate al turismo balneare che determina il maggior numero di presenze turistiche e che per diventare una vera e propria “destinazione turistica” – in grado di corrispondere anche agli enormi investimenti fatti da illuminati imprenditori – ha necessità di: maggiore promozione, maggiore comunicazione, più informazione e accoglienza di qualità. In Italia ma soprattutto all’estero tenuto conto che la percentuale di stranieri nel computo delle presenze turistiche è inferiore al 18%. Una Città, Pesaro, che ha ottenuto il riconoscimento di Capitale della Cultura grazie al progetto predisposto dall’Assessore Vimini e dalla Amministrazione e che può diventare un volano importante per ottenere una grande visibilità non solo per il 2024 ma anche per gli anni seguenti».

Da qui le osservazioni di Filippetti: non può essere persa questa opportunità come è purtroppo accaduto in altre città indicate Capitale della cultura senza lasciare segno. Il pungolo di Confcommercio è chiaro: «E’ necessario lavorare per realizzare un programma di iniziative che mettano in risalto Pesaro e la Provincia a livello nazionale e internazionale predisponendo una accurata strategia di marketing per comunicare e promuovere la destinazione ed il programma predisposto. Certo: i tempi nel turismo sono importanti. Va definita con largo anticipo la programmazione (e su questo sappiamo che Vimini e la Fondazione stanno lavorando) ma, soprattutto, va attuata da subito una accelerazione nelle attività di promozione (anche attraverso una strategia di social media marketing) che coinvolga Regione, ATIM, i comuni del territorio ed i vari (e VERI !) stakeholder del turismo. Ma il turismo a Pesaro non è solo legato a “Pesaro 2024”. C’è un tema di edilizia turistica, di lavori pubblici e infrastrutture, di ambiente; di ristorazione e stabilimenti balneari; di qualità dell’offerta nelle strutture ricettive (non solo alberghi); di abusivismo e controllo sugli affitti brevi; di accoglienza e trasporti».

«Confcommercio Pesaro e Urbino / Marche Nord – conclude Varotti – è da sempre impegnata su questo fronte. Con il progetto “Itinerario della Bellezza” – cui aderisce anche il Comune di Pesaro – ha potenziato ulteriormente la propria attività di promozione e comunicazione ed è pronta, con le proprie Associazioni Albergatori, Campeggiatori e Ristoratori – anche tramite Confturismo Pesaro – a svolgere un ruolo trainante collaborando con il Comune e le Istituzioni turistiche regionali. Da cui ci aspettiamo e reclamiamo maggiore impegno. Le sollecitazioni e le preoccupazioni di Nardo Filippetti sono, per noi, un ulteriore stimolo».

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