Pesaro

Pericolo amianto, l’associazione Ona chiede una mappatura a Pesaro: «Pronti ad esposti»

L'associazione ha chiesto al Comune la classificazione di rischio senza risposte. Pronti ad agire anche per vie legali in zone critiche

PESARO – Pericolo amianto, l’Associazione Ona chiede una mappatura al Comune e si dice pronta agli esposti per far partire alcune bonifiche. A distanza di circa un anno dalla costituzione, l’associazione Ona senza scopo di lucro, fa un bilancio sulla attività.

«Quello che emerge soprattutto è che molti cittadini sono inconsapevoli del grave pericolo e dei rischi che il contatto con l’amianto comporta – spiega la Presidente Elisabetta Sacchi -. Molti privati (soprattutto condomini) che sono stati attenzionati da ONA e dall’Asur Marche hanno provveduto alla rimozione delle coperture dei solai, delle facciate o dei manufatti in amianto».

Ora l’attenzione è sul Comune di Pesaro: «Il comune di Pesaro, purtroppo, ancora non ha risposto alla nostra richiesta di accesso agli atti sulla mappatura degli edifici comunali e pubblici con presenza di amianto; il comune da più di un decennio non ha provveduto ad aggiornare l’elenco degli immobili pubblici e privati classificati con “rischio amianto” e dunque particolarmente pericolosi e da attenzionare, in contrasto con la normativa regionale che impone controllo, manutenzione e sorveglianza annuali. Inoltre, non siamo a conoscenza di interventi specifici per il monitoraggio dell’aria e dell’acqua con riferimento all’inquinamento da amianto».

Di qui la richiesta di mappatura, ma non solo. L’associazione ha il sostegno dell’Avvocato Christian Guidi e si dice pronta a esposti per far intervenire nelle situazioni più delicate, soprattutto nelle zone industriali come via Toscana, Villa Fastiggi, villa San Martino, Soria, zone in cui ci sono capannoni dismessi con coperture in amianto. E in altre aree vicine a scuole e parchi più frequentati.

«Il messaggio che vogliamo trasmettere non è di allarme, ma vuole essere costruttivo ed educativo, informando e proponendo modalità di azioni concrete per arrivare ad una effettiva messa in sicurezza del territorio. In particolare si è dimostrato sensibile alla problematica il Comune di Vallefoglia il cui territorio è costellato di numerosi opifici artigianali e industriali: il Consiglio comunale ha approvato una delibera per la relativa mappatura, nonchè anche per le condutture idriche».

Ultima nota, sul recente stanziamento di fondi regionali: «Sono poca cosa, per quanto un grosso segnale di cambiamento. Inizialmente la proposta di legge prevedeva uno stanziamento di 500.000 euro con un massimale di 5.000 euro ad intervento privato, poi la Giunta passata l’ha ridotta drasticamente a 200.000 euro con massimale di 2.000 euro e solo la nuova Giunta da poco insediatasi ha provveduto, per la prima volta, a deliberarlo rendendolo operativo da febbraio prossimo. Sono in contatto con la Regione per intercettare lo stanziamento di fondi nazionali per oltre 4 milioni di euro per la bonifica di edifici pubblici quali ospedali e scuole perchè non possiamo rischiare che i nostri figli respirino le fibre di amianto andando a scuola».

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