Pesaro

Pergola, sciacalli in azione: dopo il disastro dell’alluvione arrivano i ladri

Rubato un furgone Fiat Doblò, una saldatrice ed alcune motoseghe. Mezzi e strumenti che sarebbero stati molto utili in questo periodo di emergenza post alluvione

Gli sciacalli in azione a Pergola
Gli sciacalli in azione a Pergola

PERGOLA – Dopo il dramma dell’alluvione ora a Pergola è il turno dei ladri. In un momento in cui il comune è in ginocchio a causa  della bomba d’acqua che si è abbattuta sul nord delle Marche, non mancano gli episodi di sciacallaggio: a farne le spese è stato il magazzino comunale da dove, presumibilmente nella notte a cavallo tra venerdì e sabato, è stato fatto sparire un furgone Fiat Doblò, una saldatrice ed alcune motoseghe. Da chiarire la dinamica anche se sembra chiaro che i balordi si siano introdotti nello stabile forzando una finestra.

L’amara scoperta è stata fatta dagli operai del Comune che, recandosi al deposito dopo numerosi interventi correlati alla piena, si sono accorti dell’ammanco. Sdegnato il commento del Comune in merito all’accaduto: «Un furto è sempre una brutta cosa, ma in un contesto come quello attuale ci sembra ancora più brutta. Oltre alla spesa per gli oggetti rubati (soldi della comunità) si aggiunge anche il disagio per ciò che è stato sottratto, per ciò che era nel furgone e serviva, per il tempo dei dipendenti distolto da altro».

La notizia si è ben presto diffusa in città innescando l’ira e la rabbia dei residenti: «Non ci sono parole!! Vergogna non credo che ne abbiano visto la brutta situazione che viviamo!», commenta sui social un cittadino. «Spero che ci siano telecamere che possano aiutare a scoprire i colpevoli per la crudeltà usata in questo momento estremamente particolare e messi poi a “spalare”, a pulire fino all’ultimo grammo di fango in stretta sorveglianza», o ancora «Trovarli, se ci sono i video delle telecamere in zona non dovrebbe essere impossibile! Gli sciacalli la peggior specie che esista!!!!! una volta presi andrebbero consegnati alla popolazione! Dopo non credo riusciranno a fare altri danni!».


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