Pesaro

Pedopornografia, 28 arresti in tutta Italia: uno anche a Pesaro

Maxi inchiesta della polizia postale: sotto la lente una app di messaggistica per scambiare foto e video di abusi su minori

PESARO – Pedopornografia, 28 arresti: uno anche a Pesaro. Si aggiungono anche 28 denunce sparse per l’Italia.

L’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia attraverso il Centro Nazionale del Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo), ha visto la Polizia Postale arrestare 28 persone in flagranza di reato e denunciato altre 28, in 38 province italiane tra cui Pesaro, coinvolte nella detenzione di ingenti quantità di materiale pedopornografico. Si tratta di un 45enne che nei giorni scorsi è stato interrogato dal giudice. A lui è stato sequestrato il computer.

Le indagini, protrattesi per oltre sei mesi, hanno coinvolto agenti sotto copertura della Polizia Postale operanti su una piattaforma di messaggistica, monitorando attentamente circa 130 spazi virtuali. In questo ambiente oscuro, la presenza di utenti provenienti da tutto il mondo scambiava migliaia di foto e video di abusi su minori, alimentando una rete criminale internazionale.

Grazie agli agenti, sono stati ottenuti 59 decreti di perquisizione personale e informatica nei confronti di utenti italiani, tutti parte di una sinistra ‘community’ internazionale di pedofili. La collaborazione internazionale è stata vitale in questo sforzo, con la Polizia Postale che ha segnalato centinaia di utenti esteri attraverso canali di cooperazione internazionale di polizia.

Gli arresti sono stati eseguiti con successo, coinvolgendo individui con età compresa tra i 16 e i 73 anni, residenti nelle province di Bergamo, Milano, Pisa, Rimini, Bologna, Cagliari, Ferrara, Napoli, Pavia, Perugia, Roma, Sondrio, Venezia, Pesaro, Ravenna, Torino, Varese, Cremona, Messina, Palermo e Savona.

Durante le perquisizioni, i risultati sono stati sconcertanti: numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file pedopornografici sono stati sequestrati. Questi materiali saranno sottoposti a ulteriori analisi al fine di individuare potenziali complici o altri utenti coinvolti nella rete criminale.

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