Pesaro

Pesaro, partiti i lavori all’ex Amga: saranno innestate piante che riducono le sostanze pericolose nell’ambiente

Ad occuparsi degli interventi, che termineranno a maggio 2022, il Gruppo ITQ S.r.l. Il sindaco Ricci e l'assessore Morotti: «Una grande questione che si chiude»

Il cantiere all'ex Amga

PESARO – Sono partiti i lavori per la bonifica dell’Ex Amga. Ad annunciarlo il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e l’assessore all’Ambiente Heidi Morotti, che hanno fatto visita al cantiere. Con loro anche il responsabile dei lavori Franco Macor di Marche Multiservizi, il progettista Andrea Amaducci, i rappresentanti del Gruppo ITQ S.r.I, società di Spresiano (TV) che eseguirà i lavori.  Un argomento che ha vissuto tante vicissitudini e polemiche.

«Una delle grandi questioni della città, che finalmente si chiude – continuano -. Con questo si da decoro ad una zona che lo attendeva da anni. Un’operazione importante per la città, che avrà un nuovo polmone verde, un contributo essenziale contro l’inquinamento e la lotta alla CO2. Il primo pensiero dell’amministrazione è per la salute dei cittadini e residenti».
Sarà un progetto a step, che prevede: la pulizia dell’area, la realizzazione delle opere civili, scavi e realizzazione del fito-lago.  

Ricordiamo che l’azione di bonifica si svolgerà su due binari: 

Bioaugmentation, ovvero l’addizione di microorganismi selezionati dal sito e specializzati nella biodegradazione dei contaminanti target, al fine di attivare /accelerare i processi degradativi di interesse per la bonifica del sito. 

Phytoremediation cioè l’utilizzo dei processi metabolici e fisiologici caratteristici delle piante per contenere, eliminare o ridurre, al di sotto di valori di concentrazione stabiliti dalla legge, la presenza nell’ambiente di alcune sostanze organiche e inorganiche classificate come pericolose. 

Il lavoro, nato dalla convenzione tra Comune, Università della Tuscia e Arpam, mette al centro tecniche di fitorimedio. Ovvero l’impiego combinato di piante (arboree, arbustive, erbacee, ndr) e microrganismi del suolo, selezionati direttamente nell’area e testati per le loro capacità di aggredire i contaminanti organici. 

L’area di via Morosini tornerà a respirare con più di 20 specie verdi e 500 piante: oltre 200 alberi, tra I^ e II^ classe, arbusti medi e piccoli e erbacee permanenti. Una volta che l’area sarà piantumata e sistemata, verrà mantenuta anche grazie alla presenza di un laghetto realizzato con le acque della falda purificate e che serviranno per il sostentamento del verde. I lavori termineranno a maggio 2022. 

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