Pesaro

Papalini di Confindustria Pesaro: «La sfida della sicurezza sul lavoro si vince insieme, i sindacati ci segnalino situazioni a rischio»

Interviene il presidente provinciale dopo il sit-in dei sindacati: «Pronti a fare verifiche, ma no a uno stato di polizia. Serve un approccio collaborativo»

Mauro Papalini, presidente Confindustria territoriale Marche Nord

PESARO – Sicurezza sui luoghi di lavoro, il presidente di Confindustria Pesaro Urbino Mauro Papalini interviene all’indomani del sit-in dei sindacati in piazza del Popolo, a Pesaro. Hanno chiesto un patto per il lavoro sicuro, anche all’indomani delle ipotesi del Ddl semplificazioni.

«Vincere la sfida della sicurezza: non ci sono alternative ed è un tema che ci vede pienamente coinvolti ogni giorno, anche quando i cancelli delle nostre sedi sono chiusi. Questo tema non lo si affronta con gli slogan, non ci sono i primi della classe – sottolinea -, perché riguarda lavoratori e imprenditori, tutti insieme, e le soluzioni si trovano di comune accordo, anche in sedi appropriate come il Comitato Paritetico provinciale che Confindustria è disponibile a rilanciare».

Papalini sottolinea anche che «nel corso degli ultimi dodici mesi i contatti e gli incontri con i sindacati sono stati molto frequenti, produttivi e cordiali». Secondo il presidente, però, è necessario che «ci sia massima chiarezza anche da parte dei rappresentanti dei lavoratori, perché focalizzino meglio i loro obiettivi e come declinarli. C’è un quadro nazionale, che riguarda temi di competenza del governo legati, ad esempio, all’utilizzo degli ammortizzatori sociali o il codice degli appalti o la necessità di una burocrazia più snella – aggiunge – e ci sono delle esigenze locali, che possono essere affrontate e risolte più facilmente e con velocità se esiste, come credo, la volontà comune di farlo. Non penso che in questo momento possano servire le barricate, abbiamo bisogno di avviare una ripresa e di farlo senza mai abbassare la guardia sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro: eventuali inviti al rispetto delle norme non devono rappresentare motivo di attrito fra le parti e, dei casi eccezionali, che pure esistono, non devono creare generalizzazioni».

Il presidio dei sindacati in piazza

Il presidente della Confindustria provinciale sottolinea che molte aziende investono in materia di sicurezza, prova ne è la partecipazione nutrita ai Bandi di finanziamento per investimenti di miglioramento che Inail mette a disposizione annualmente.

Papalini ricorda inoltre che «ai rappresentanti dei lavoratori abbiamo chiesto di comunicarci situazioni precarie sul fronte della sicurezza, in modo da farci carico come associazione delle necessarie verifiche: ad oggi non ci sono state segnalazioni. La mia piena convinzione – conclude il presidente – è che la sfida della sicurezza non la si vince instaurando uno stato di polizia: le aziende sono soggette a continui controlli, alcune volte da parte di soggetti diversi e più volte nel corso dell’anno. Ecco perché diventa necessario un confronto senza rivendicazioni: diamo l’esempio lavorando insieme, sulla cultura e sui comportamenti, sugli imprenditori e sui lavoratori, con un approccio collaborativo in grado di essere il più efficace, specie in questo momento».

Infine, una nota sui dati: contengono anche gli infortuni in itinere, su cui il datore di lavoro non ha alcuna responsabilità né potere d’intervento, e le malattie da Covid, evento eccezionale dell’ultimo anno.

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