Pesaro

Palio della rana di Fermignano, gli animalisti diffidano il Comune. Feduzi: «Non è un mattatoio»

L'ufficio legale dell'Enpa è determinato a fermare la manifestazione. Il sindaco: «Abbiamo un codice deontologico, gli animali sono trattati bene»

Una edizione del palio della rana di Fermignano (Foto Proloco)

PESARO – Se c’è una tradizione sentita e radicata a Fermignano è il palio della rana. Ma quest’anno l’ufficio Legale dell’Ente nazionale protezione animali ha formalmente diffidato il Comune, la Pro loco, l’Ast e i carabinieri forestali e chiesto di fermare il Palio della Rana.

Il palio è alla 57esima edizione ed è previsto dal 14 al 16 aprile con la gara più attesa, “la corsa delle rane in carriola”.

Ma l’Enpa diffida il sindaco Emanele Feduzi in quanto per l’ente si configurerebbe una manifestazione che comporterebbe «sevizie o strazio per gli animali». Materia da codice penale per chi «senza necessità cagiona una lesione ad un animale o lo sottopone a sevizie, o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche».

Il sindaco è molto dispiaciuto. «Qui non è mai morta nessuna rana, rispettiamo un codice deontologico e le rane vengono trattate con sensibilità. Siamo stati sempre supportati da Asur, carabinieri forestali e veterinari. Essere descritti come dei boia è un dispiacere, questo è un palio che rappresenta una tradizione e unisce un’intera comunità. Invito gli animalisti a venire a vedere la manifestazione per rendersi conto che qui non è un mattatoio».

Ma quest’anno c’è difficoltà nel reperire le rane. «Le prendiamo non dagli stagni ma da allevamenti destinati all’alimentazione. Però ci sono difficoltà. Stiamo cercando a Ravenna, in Francia, ma in entrambi i luoghi non possono metterle in vendita perché destinate alla ristorazione. Le abbiamo trovate in Albania dove gli stessi scarriolanti sarebbero disposti andarle a comprare a loro spese vista la passione per questo evento».

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