Pesaro

Osservatorio Rifiuti Zero di Pesaro: «Tariffa puntuale, preparazione per il riutilizzo e sanzioni per chi non separa»

Analizzati i dati della raccolta differenziata. «Obiettivo allungare la vita delle discariche e riportare i rifiuti a essere prodotti»

PESARO – Osservatorio Rifiuti Zero di Pesaro, il report e le richieste. Nato all’interno della Consulta Comunale della Sostenibilità, l’Osservatorio ha il compito di monitorare il ciclo dei rifiuti, a partire dal gestore Marche Multiservizi.

«La Strategia Rifiuti Zero – fa sapere Rossano Ercolini, Presidente Zero Waste Italy – incoraggia infatti la riprogettazione della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti e ridurre la quantità di rifiuti da inviare in discarica. La raccolta differenziata di Pesaro è al 67,40%, sopra il requisito di legge del 65% e un po’ sotto la media regionale e provinciale. Le Marche sono una regione molto virtuosa, quarta in Italia, ma corrono il rischio di perdere l’appuntamento con la tariffa puntuale, che è l’unico modo per migliorare nel tempo i livelli di eccellenza raggiunti».

In particolare, ha chiarito Ercolini, l’attuazione delle norme sulla preparazione per il riutilizzo è prioritaria ed è a pieno titolo parte della Strategia Rifiuti Zero in quanto consente al rifiuto di tornare ad esse un prodotto, determinando una riduzione dei rifiuti fino al 10%. In tal senso Zero Waste sta cercando di promuovere una proposta di legge nazionale per istituire un bonus sul riuso e la riparazione, come già avviene in alcuni Paesi europei.

Poi ha ribadito con forza l’importanza della tariffa puntuale e delle sanzioni come strumenti di riduzione e prevenzione dei rifiuti, sollecitando Comune e Marche Multiservizi a farsi parte attiva in tal senso.

Massimo Baronciani e Elena Bracci della Provincia di Pesaro hanno sottolineato l’importanza di una corretta pianificazione degli impianti di trattamento e delle discariche di rifiuti urbani e speciali, ricordando, tra l’altro, i numerosi centri di riuso e di raccolta presenti sul territorio da anni. «Per migliorare la sostenibilità complessiva del ciclo produttivo, sarebbe importante spostare l’attenzione sui sottoprodotti, sostenendo le imprese a realizzare processi di simbiosi industriale, dove lo scarto di un’impresa è utile all’impresa vicina».

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