Pesaro

Ospedali di Pesaro, Fano e Urbino a misura di donna: tre bollini rosa da Fondazione Onda

Il riconoscimento per i servizi offerti. Storti: «Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate»

PESARO – Gli ospedali di Pesaro, Fano e Urbino, a misura di donna e premiati con tre bollini rosa, il punteggio più alto, dalla Fondazione di Onda, per il biennio 2024-2025. Una conferma che rende i nostri presidi in prima fila nella promozione della medicina di genere, distinguendosi per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.

«Un riconoscimento importante – spiega il Direttore Generale Ast Pu Pesaro Urbino Nadia Storti – che premia l’attenzione ai percorsi di cura dedicati alle patologie femminili, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere e che si distinguono per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Un motivo di orgoglio per gli operatori sanitari che offrono prestazioni sanitarie di livello elevato, un’alta competenza specialistica coniugata all’attenzione al paziente, al suo benessere complessivo e all’umanizzazione delle cure. Essere tra le migliori strutture in Italia attenti alla salute femminile, significa distinguerci per un’importante attività organizzativa che consente alle strutture la presa in carico a trecentosessanta gradi per le pazienti con determinate patologie».

Tra le strutture qualificanti per il riconoscimento sono inserite quelle di Ginecologia e Ostetricia sia per il percorso materno-infantile, ma anche per le patologie neoplastiche, la Breast Unit per il percorso di cura per il tumore alla mammella e il pronto soccorso con il ‘percorso rosa’ contro la violenza sulle donne, l’Utic, Geriatria, Endocrinologia e l’Urologia dove vengono realizzati interventi specifici per l’incontinenza urinaria femminile con tecniche mini-invasive. Inoltre nello specifico l’equipe dell’Urologia  prevede percorsi preferenziali tra urologia e ginecologia per la presa in carico di donne che presentano problemi uro-ginecologici. Attivi infatti diversi ambulatori dedicati come quello per la Sindrome di Tako Tsubo o Sindrome “del cuore spezzato” che colpisce nel 95% dei casi donne in menopausa, mentre nel reparto di diabetologia è previsto una presa in carico delle donne che presentano della carenza iodica della patologia tiroidea in gravidanza ed è attivo un percorso per le donne con osteoporosi in post-menopausa e in trattamento in terapia ormonale. Presente inoltre un team multiprofessionale composto da ginecologi e endocrinologi, che opera in maniera congiunta nel monitoraggio e nella gestione farmacologia/alimentare delle donne affette da diabete gestazionale che gestisce anche tutte le pazienti in gravidanza con diabete mellito. Nel reparto di Neurologia è attiva la presa in carico delle donne in gravidanza affette da sclerosi multipla ed epilessia.

«Questo premio – spiega l’assessore alla Sanita Filippo Saltamartini – è un segno concreto dell’attenzione che la nostra sanità rivolge alle donne, con un’organizzazione mirata ai percorsi diagnostico terapeutici e all’accoglienza e all’umanizzazione delle cure, cercando di praticare una medicina moderna, consapevole della complessità che la specificità di genere richiede».

Fondazione Onda ha assegnato «l’undicesima edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari».

Ti potrebbero interessare