Pesaro

Ospedale nuovo di Pesaro, Ruggeri (M5S): «Bene la revoca del project financing. Ci siamo battuti per la sanità diffusa»

Dopo la notizia della giunta Acquaroli la consigliera regionale, spiega che si sarebbe trattato di «un ospedale unico che avrebbe portato a un indebitamento per 30 anni dei marchigiani»

Marta Ruggeri
Marta Ruggeri

PESARO – La revoca della finanza di progetto per l’ospedale unico a Muraglia di Pesaro soddisfa il Movimento 5 Stelle. «La decisione della giunta regionale sgombera il campo da scelte, sulla sanità nella nostra provincia, che il M5S ha contrastato con forza». È questo il giudizio di Marta Ruggeri, capogruppo dei 5 Stelle in consiglio regionale. Una scelta che «rende merito anche all’impegno profuso in tutti questi anni dal Movimento per affermare un’idea alternativa di sanità che sia diffusa, e non centralizzata, sia nei servizi sia nelle risorse.

Un sentito ringraziamento – sostiene Ruggeri – va dunque agli attivisti e a tutti coloro che nel M5S, compresi i rappresentanti negli enti locali e in Parlamento, si sono battuti per cancellare sia il project financing per l’ospedale unico a Muraglia sia il conseguente rischio di indebitamento occulto ai danni dei marchigiani. Un ringraziamento anche ai cittadini che si sono costituiti in comitati spontanei per raggiungere lo stesso risultato e naturalmente alla giunta regionale che ha concretizzato le richieste della mozione che presentammo ad inizio legislatura. Adesso, passo successivo, l’auspicio è che l’amministrazione regionale realizzi un modello di sanità capace di garantire servizi adeguati in tutto il territorio marchigiano, quindi anche nelle zone dove ancora latitano».

Conclude Rossella Accoto, senatrice di M5S e sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: «La revoca del project financing per l’ospedale di Pesaro è un passo decisivo che aspettavamo da tempo. Come Movimento 5 Stelle abbiamo portato avanti per anni la battaglia contro la compartecipazione di interessi privati in ambito sanitario, che si ripercuote inevitabilmente sulla pelle di tutti i cittadini per gli onerosi canoni di disponibilità da pagare al concessionario privato per 30 anni. Personalmente ho lavorato a lungo per proporre in Parlamento nel 2020 un emendamento al DL Semplificazioni per fermare in tutto il Paese questa pratica in ambito sanitario. Per questo plaudo alla decisione della giunta regionale che mette definitivamente la parola fine alla commistione dannosa tra pubblico e privato relativamente al progetto del nosocomio pesarese».

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