Pesaro

Nuovo ospedale Pesaro, Pd: «Sparito dal piano triennale delle opere della Regione, ora mobilitazione»

Duro attacco Dem alla giunta Acquaroli: «Pesaro penalizzata nel riparto dei fondi, non c'è traccia del nuovo nosocomio»

Il consiglio comunale di Pesaro

PESARO – Nuovo ospedale, non c’è traccia di fondi nel Piano triennale delle opere della Regione. Il gruppo consiliare PD annuncia la mobilitazione. Il 17 ottobre 2022 la Regione sottoscriveva col Sindaco Ricci per il Comune di Pesaro, Asur e Marche nord anche un accordo con tanto di cronoprogramma per la realizzazione del nuovo nosocomio pesarese.

Il primo step del 31.12.2022 segnava l’avvio del bando di gara-concorso di progettazione.

Il gruppo Pd Pesaro sbotta: «Ad oggi nulla è stato presentato e l’assessore Baldelli rispondendo all’interrogazione di Biancani e Vitri, riferiva che avrebbero atteso il primo luglio scorso, per l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti che avrebbe semplificato le procedure burocratiche. Proprio per questa dilazione dei tempi, apprendiamo con profondo rammarico che nel Piano triennale delle opere pubbliche regionali, la provincia di Pesaro e Urbino, risulta altamente penalizzata per gli esigui investimenti destinati al nostro territorio; solo 24 milioni spalmati in tre anni a fronte del 235milioni complessivi con un forte sbilanciamento verso le altre province marchigiane».

Il progetto del nuovo ospedale a Muraglia

Ma ecco il nodo: «Assurdo constatare anche l’assenza del nuovo Ospedale di Pesaro, con dichiarazione da parte dell’assessore Baldelli che non ci rassicura, che verrà inserito nelle prossime variazioni, con conseguente allungamento dei tempi di realizzazione; non risultano inseriti neanche i progetti per l’Ospedale di comunità di Galantara e della Casa di comunità di Mombaroccio, promesse e annunci ancora una volta non mantenuti.

Alla soglia dei tre anni di governo regionale a guida Acquaroli, i cittadini pesaresi si domandano quali siano i reali obiettivi di questa giunta che si vanta del collegamento diretto col governo Meloni. Sino ad oggi vediamo solo macerie di una sanità ridotta sul lastrico con meno fondi, meno personale e servizi risicati.

Tutte le promesse sono state disattese, come la riapertura dei 13 ospedali che è a tutt’oggi rimasta solo sulla carta, come era prevedibile, gli ospedali di comunità si sono svuotati, medici con alte professionalità e infermieri vanno a lavorare in Romagna e molti reparti sono praticamente gestiti da cooperative di medici privati e la famosa ‘sanità diffusa’ si è schiantata con la dura realtà».

Per il Pd «promesse disattese. E con un Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2023-2025 in fase di approvazione che non offre soluzioni alle liste di attesa, Pronto Soccorso, Medici a gettone, riduzione dell’erogazione dei LEA e trasferimento di molti servizi al privato a pagamento. Ci mobiliteremo per far sentire la voce di Pesaro, con documenti che presenteremo in consiglio comunale e con una manifestazione pubblica di profondo dissenso verso la giunta Acquaroli, che dimostra ancora una volta di essere Anti-Pesaro».

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