Pesaro

Nuovo ospedale Pesaro, effetto domino sulle strutture. Ast: «Nei tempi dell’accordo di programma»

Per consentire la partenza dei lavori per il nuovo ospedale di Pesaro sarà necessario, entro il prossimo anno, trasferire la Rsa Tomasello e altri reparti

PESARO – Nuovo ospedale di Pesaro, l’Ast fa sapere di essere in linea coi tempi dell’accordo di programma.

«Il 24 luglio si è conclusa l’indagine di mercato per acquisire immobili idonei in cui trasferire temporaneamente e provvisoriamente le strutture sanitarie territoriali ubicate nell’area di cantiere del nuovo ospedale di Pesaro». A fare il punto sui tanti interventi in programma per le strutture sanitarie dell’Ast Pesaro Urbino il direttore generale Nadia Storti. «Con la manifestazione di interesse – continua il dg – abbiamo cercato immobili di dimensioni adeguate, conformi alle attività che andranno ad ospitare, nel rispetto dei vincoli normativi e con alti standard di qualità capaci di coniugare le esigenze dell’organizzazione sanitaria con un adeguato confort per i pazienti. Per consentire la partenza dei lavori per il nuovo ospedale di Pesaro sarà necessario, entro il prossimo anno, trasferire la Rsa Tomasello, gli ambienti dedicati oggi all’assistenza domiciliare integrata, il punto unico di accoglienza, il servizio UMEA, il centro di salute mentale, la comunità protetta e la struttura residenziale riabilitativa. Un passaggio fondamentale e che dobbiamo concludere celermente, per essere pronti e consentire la partenza dei cantieri per la costruzione del nuovo ospedale di Pesaro».

In prima linea a monitorare lo stato di avanzamento del progetto anche il direttore sanitario Edoardo Berselli: «Stiamo rispettando i tempi dell’accordo di programma siglato tra Regione, Comune, ex Asur e ex Marche Nord lo scorso ottobre, affinché il cantiere possa partire nel mese di settembre del 2024 come previsto. Ci sono contatti continui con il settore edilizia della Regione dove la progettualità sta andando avanti. Sono stati raccolti i bisogni, le indicazioni sulle necessità che deve avere il nuovo ospedale, sia in termini di autorizzazioni che di  accreditamento, nel rispetto del nuovo piano socio sanitario. Dal punto di vista tecnico siamo assolutamente in linea con il cronoprogramma”.

Non solo: «Entro il 30 settembre – riprende e conclude Nadia Storti – sottoscriveremo i contratti con le ditte esecutrici per l’appalto integrato accordo quadro Invitalia per gli interventi alla casa di comunità di Galantara e all’ospedale di comunità a Mombaroccio, progetti presenti nel piano triennale ex Asur Area Vasta 1 approvato alla fine di dicembre del 2022».

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