Pesaro

Nuova Questura Pesaro, Silp: «Cimarosa o Villa Marina». Siulp: «Sia semicentrale»

Dopo il no ai terreni proposti i sindacati di Polizia intervengono ma si torna all'anno zero e il tempo stringe per avere risorse

L'auto della Polizia davanti alla questura di Pesaro
L'auto della Polizia davanti alla Questura di Pesaro

PESARO – Nuova Questura, dopo il “no” ai terreni proposti dal Comune, il tempo stringe, perché il Demanio ha fatto sapere al sindaco di Pesaro che per intercettare i fondi necessari bisognerà richiederli entro poche settimane. Il “no” di Prefettura e Questura ai due terreni edificabili, uno alla Celletta, l’altro a Torraccia, impone scelte rapide.

I sindacati di Polizia hanno a cuore la questione e intervengono. Il segretario del Silp Cgil Pierpaolo Frega propone alternative: «Non ce ne voglia il comune, ma proporre Celletta e Torraccia, per un bene essenziale quale sia la questura e i suoi servizi svolti per la collettività, è francamente sbagliato. Le soluzioni che prospettiamo sono solo tre. Utilizzare ad esempio il terreno di via Cimarosa, limitrofo al centro città, in una zona ad alto scorrimento di viabilità e baricentrico. Francamente il “bosco” che viene indicato come ostacolo, nonostante le svolte green che si sollevano, credo che sia superabile recuperando e piantumando lo spazio della Celletta, ma tale operazione permetterebbe di mantenere un presidio fisso a ridosso del Parco Miralfiore». Qui però si pone il problema dell’edificabilità dell’area.

La seconda proposta di Frega è «esercitare l’operazione di acquisto di Villa Marina, o della ex struttura della palestra/parcheggio utilizzando quegli spazi. Se la si volesse recuperare sfruttando di costruire sul costruito sarebbe un’ottima soluzione». Il problema è che il Demanio non compra, ma utilizza solo il diritto di superficie. «Se il ministero della difesa cedesse parte della caserma – chiude Frega – potremmo ipotizzare anche quella come soluzione, anch’essa collocata limitrofa al centro, con ampie potenzialità. Ma su questa opzione ci siamo già scottati anni or sono e dubito che possa esserci un cambio di rotta improvviso. Quindi Cimarosa o Villa marina resterebbero per noi le soluzioni privilegiate».

Marco Lanzi, segretario del Siulp sottolinea: «La telenovela infinita della Nuova Questura è una pagina di storia indegna per la nostra città. Da sempre il Siulp chiede che la Questura sia collocata in un’area baricentrica, semi centrale, facilmente raggiungibile dai cittadini per servizi come licenze, passaporti. L’obiettivo è spostare la Questura da Piazza del Popolo ove vi sono evidenti problemi di operatività ed è di difficile accesso da parte dei cittadini che non hanno la possibilità di trovare parcheggi in aree limitrofe. Aree demaniali assolutamente idonee come l’ex carcere minorile sono state destinate ad altri usi: ampliare il “Job” era sicuramente un obiettivo prioritario rispetto ad una Nuova Questura. Di fatto, attualmente parte dell’edificio è in progressivo stato di abbandono e degrado. Continuiamo a non comprendere come sia stato possibile perdere quasi sei anni dietro ad un progetto che era chiaramente inattuabile sotto l’aspetto tecnico economico e che aveva dei limiti macroscopici sotto l’aspetto della sicurezza e della funzionalità. Progetto all’Intendenza di Finanza che altri Questori avevano già bocciato». Si è parlato di una parte della Caserma, ma più volte la Difesa ha fatto capire che non avrebbe ceduto il bene. «Per quanto idonea e accettabile, non ritengo sia assolutamente percorribile in quanto nel febbraio 2014 il Generale Mario Ruggiero disse “no”. Uno scenario che non ha subito modifiche. Insieme al Questore, come rappresentanti dei lavoratori della Polizia, con oggettività e con valutazioni esclusivamente tecniche, esamineremo tutte le possibili soluzioni».

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