Pesaro

Nidi e servizi estivi Pesaro: nuovi criteri e punteggi per genitori precari, pendolari e famiglie numerose

Via libera della giunta ai nuovi criteri di accesso. Murgia: «Priorità ridefinite per rispondere alle necessità delle famiglie»

L'assessore Camilla Murgia

PESARO – La Giunta approva i nuovi criteri per la formazione delle graduatorie dei nidi d’infanzia e dei servizi estivi 0-6 anni, «Un cambiamento importante fatto per rispondere concretamente alle necessità emerse dall’ascolto costante con le famiglie, il personale educativo e gli uffici dei Servizi educativi, che ringrazio» spiega Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza nel presentare i requisiti approvati oggi dalla Giunta. 

Novità che riequilibrano gli accessi ai servizi educativi «per sostenere in particolare i nuclei in condizioni di disagio socio-economico ma anche le famiglie (sempre più numerose) che si trovano in un momento delicato – spesso temporaneo -, che complica la gestione della loro quotidianità. Sono modifiche che riportano, sulla carta, l’assetto e i bisogni delle famiglie pesaresi. È un cambiamento importante quanto necessario che non stravolge l’approccio della formazione delle graduatorie ma che, semplicemente, le rende più “giuste”».  

«Siamo felici che queste modifiche arrivino dopo un confronto costante e positivo – aggiunge Tomas Nobili, presidente della Terza commissione -, che abbiamo condiviso con la Consulta per la scuola e con la commissione consigliare, i cui lavori si sono svolti in un clima di grande collaborazione. Con i consiglieri abbiamo evidenziato che le modifiche apportate sono di buon senso e che vanno nella direzione di costante confronto con i genitori e con le loro esigenze, in particolar modo per sostenerli nella conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro e come supporto alla genitorialità».  

Intento dell’Amministrazione è uniformare i criteri delle graduatorie di tutti i servizi comunali 0-6 anni, comprese le scuole dell’infanzia “invernali”. «Durante il rinnovo della convenzione per le iscrizioni unificate – spiega Murgia – Presenteremo la proposta dei nuovi criteri. Adottare le stesse procedure e modalità d’accesso in tutti i servizi faciliterà i genitori che hanno figli in diverse fasce d’età» sottolinea Murgia. 

Molteplici, le condizioni che determineranno un accesso prioritario ai nidi e ai servizi educativi estivi. Tra queste, l’essere genitori minorenni o studenti delle superiori, «Novità introdotta per sostenere il diritto-dovere all’istruzione e per fornire un sostegno ai genitori in condizioni di maggiore vulnerabilità» spiega l’assessora. 

Nuovo anche il requisito che tiene conto della precarietà lavorativa. «Sarà assegnato un punteggio anche a chi ha un contratto scaduto (da un massimo di 180 giorni rispetto al mese in cui si effettua l’iscrizione al nido). Una condizione particolarmente delicata per i genitori alla ricerca di un nuovo impiego e che, con questa novità, cerchiamo di non penalizzare» In particolare per le mamme, «ancora oggi la componente che più frequentemente sacrifica l’impegno lavorativo per la gestione della famiglia». La delibera introduce anche una diversa valutazione delle distanze casa-lavoro per i genitori pendolari: verrà considerata la distanza del luogo di lavoro dall’indirizzo di residenza (e non il punto centrale del comune di residenza), «per creare maggiore equità, in particolare per chi proviene da zone più lontane dal centro». 

C’è poi una rinnovata attenzione alle famiglie composte da più bambini piccoli: le novità prevedono di accordare, in caso di iscrizione contestuale di fratelli al nido, priorità all’accesso di entrambi nella stessa struttura, “compatibilmente con i posti disponibili e procedendo, salvo impedimenti, all’ammissione di entrambi nel caso in cui uno soltanto risultasse accettato”. 

Maggiore elasticità per i genitori che vedono i figli ammessi sia alla sezione Primavera comunale, sia al nido: mamma e papà potranno scegliere fra i due servizi, entro una settimana dalla pubblicazione della graduatoria definitiva di ammissione ai nidi; «è un modo che va anche a tutelare chi è rimasto in lista di attesa» e rendere più snelli gli accessi. Obiettivo su cui l’Amministrazione ha deciso di spingere anche permettendo ai genitori di figli nella fascia 0-3 anni, che sono in lista di attesa e che non hanno espressamente optato per questa opzione, di essere ammessi alla sezione Primavera (in caso di posti liberi). 

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